martedì 31 gennaio 2017

CINQUE DOMANDE, E UNA ... AD ANTONELLA CALVANI

Antonella Calvani è una Scrittrice che, sempre con maggiore incisività, sta entrando nella sfera degli Autori conosciuti e quindi apprezzati di questa nostra Bella Italia letteraria. 
Le sue 'note' di Artista eclettica - dal disegno, espresso con capace abilità, alla poesia, alla narrativa, ai simpatici e disincantati impegni di recitazione - trovano sempre più vibranti assonanze nel desiderio di Cultura espresso dai Lettori Italiani con sempre maggior enfasi.
In quest'epoca dove tutto sembra essere messo perennemente in discussione; dove gli stessi Valori fondanti appaiono minacciati e sminuiti; dove stiamo assistendo ad un tentativo di acculturamento generico e massificato quanto privo di anima e ratio, gli scritti di Antonella Calvani - fluenti e ricchi di densa passione, come pure ridondanti di significative pulsioni vitali -  ci danno serenità e, perché no?, speranza. Speranza che il bello, il buono, il giusto, prevalgano; speranza che i Valori umani trionfino sulla grettezza e sulla mediocrità, speranza che l'Amore - quello con la A maiuscola, universale e fraterno -  prevalgano.
Nel suo poetare - ma anche, e tangibilmente, nel suo ultimo romanzo 'Rosso Gardenia' -, ci sono tutti questi messaggi, più o meno sottilmente espressi, ma ben percepibili e quindi recepibili.
A Roma, alle ore 17 di Sabato 4 Febbraio 2017, presso la Casa della Cultura di Villa De Sanctis - Via Casilina, 665 - il suo libro 'Rosso Gardenia' verrà presentato in prima lettura a Roma.
Certamente numerosi saranno quanti vorranno conoscere la brava Autrice, per apprezzare questa sua ultima 'fatica letteraria'.
Che per Antonella è pura gioia di esprimersi, di vivere!
Abbiamo voluto aprire proprio con Antonella un nuovo 'corridoio' d'interesse del nostro sito, proponendo per prima a lei - una vera e propria inaugurazione, quindi - CINQUE DOMANDE, E... (...e sta a indicare uno spot acceso o sull'ultima opera o su un qualcosa d'interessante proposto o già proposto da un Autore), attraverso le quali far meglio conoscere Autori - principalmente, poeti e scrittori - dei quali è utile, per gli estimatori di quest'Arte, quella dello scrivere - che sappiano ben esprimere contenuti qualitativamente eccellenti.
Complimenti, Antonella!
Roma, 31 Gennaio 2017                                 
Giuseppe Bellantonio

Quando si è accorta di questa sua vena letteraria e poetica?
    Non saprei quantificare di preciso da quanto tempo sono dedita alla scrittura… ricordi labili risalgono a quando fin dalle elementari mi divertivo a giocare con le rime, componendo piccole poesiole… posso praticamente affermare, però, che da quando ho imparato ad usare la penna lei è stata la mia amica più grande, quella che mi ha sempre accompagnato nel corso degli anni, quella con la quale ho condiviso le mie gioie e le mie pene di adolescente, riempiendo pagine e pagine di diari dei miei pensieri più intimi, quella che ha visitato con me i mondi magici e incantati della fantasia e quella che tutt’oggi mi sopporta se le consumo fiumi d’inchiostro, sfinendola, nel momento in cui sento l’impulso di esternare i miei sentimenti e le mie emozioni. A lei, quindi, il grazie più sentito per la pazienza che mi dimostra nel trasformare la marea di sensazioni che mi assalgono, in parole. Le primissime poesie che ho scritto e di cui ho conservato qualche traccia risalgono comunque al periodo adolescenziale.

E’ qualcosa che sgorga spontaneamente dal cuore, oppure segue impulsi diversi?
   La poesia, a mio modesto parere, per essere vera deve sgorgare direttamente dal cuore… non riesco a concepire un modo di scrivere diverso e non potrei mai farlo in modo forzato, tanto è vero che non sono in grado di partecipare, ad esempio, a quei famosi concorsi letterari in cui viene richiesto un tema specifico (a meno che non abbia già una poesia inerente a quel tema ovviamente!). Io scrivo di getto, seguendo l’impulso del momento, dovuto ad una ispirazione improvvisa, ad uno stato d’animo particolare e questo può succedere in qualsiasi momento, non ci sono orari né regole e se non lo faccio i versi cominciano a danzare da soli nella mente e diventano così martellanti ed insistenti che devo fermarmi… abbandonare tutto quello che sto facendo in quel preciso istante, prendere la mia amata penna e lasciare che sia lei a scorrere sul foglio… non so perché ma è esattamente questo che mi accade… qualche volta l’ispirazione è tangibile, può provenire da un bel paesaggio, un tramonto, una notte stellata, altre è dovuta a stati d’animo particolari, di gioia, di dolore, di riflessione…

E’ un hobby, o un’attività a tempo pieno?                                                    Per carità! Lungi da me l’idea che possa essere una professione! Non ho la pretesa di elevarmi così in alto da essere considerata una scrittrice, tanto meno professionista! Io la considero piuttosto una piacevole mania, un modo per dare libero sfogo all'anima, ai pensieri che vi rimarrebbero altrimenti compressi fino a saturare ogni spazio…

C’è un tema particolare che predilige?                                                    Non c’è un tema particolare che prediligo, come ho detto poc’anzi, seguo l’ispirazione del momento e questa nasce spontaneamente sotto lo stimolo di qualsiasi cosa riesca a colpirmi. Certo ci sono stati e ci sono tutt’ora temi che affronto con più assiduità. Quando vivo situazioni in cui la mia sensibilità, il mio lato spirituale, affiora con insistenza, i miei scritti divengono più profondi e credo quindi più emozionali, però a volte lascio che emerga anche il mio lato fanciullesco e un po’ burlone che mi consente di scrivere anche componimenti più leggeri e vivaci. Quando è questo mio aspetto a prendere il sopravvento molto spesso scrivo in vernacolo e ovviamente, poiché ho vissuto per tanti anni a Roma, mi viene spontaneo usare il dialetto romanesco, pur provenendo da pura generazione toscana.

Gli impegni attuali e quelli prossimi?                                                            In questo periodo sto dedicando molto del mio tempo a quelli che considero i miei hobbies, quindi ovviamente in primis la scrittura, e poi, facendo parte di una compagnia di teatro amatoriale, sono abbastanza impegnata anche su questo fronte. Per quanto riguarda il teatro stiamo lavorando alacremente su una nuova commedia che dovrebbe andare in scena tra aprile e maggio e nel frattempo stiamo portando nei teatri le repliche dell’opera che ha debuttato la scorsa estate. Invece per ciò che concerne la mia attività di “scribacchina” ho in programma presentazioni, in altre città, di “Rosso Gardenia” e poi ovviamente sto continuando a scrivere e… avendo provato gusto nello scatenare la mia fantasia con un romanzo sto pensando di scriverne un altro… oltre, ovviamente, a scrivere poesie, perché quando mi prende quel certo formicolio nel cuore non è proprio possibile tenerlo a bada!                                                               

...e quali sensazioni, quali vibrazioni,  pervadono il suo romanzo “Rosso Gardenia”?
Il mio romanzo non vuole semplicemente narrare una storia d’amore, lo spaccato di vita di due giovani persone che si ritrovano dopo diversi anni, da quando il destino le aveva separate. E’ la storia di due anime che in egual modo hanno vissuto momenti difficili di solitudine, che hanno affrontato difficoltà e raggiunto traguardi, facendo affidamento solo sulle loro forze; ma il perno, il filo conduttore di tutto ciò che è narrato nel libro, è il mistero della dimensione ultraterrena, che s’intreccia e si amalgama armoniosamente con l’intera storia. Parlare dell’aldilà, di esperienze paranormali, è stato un impulso istintivo che è scaturito direttamente da un mio bisogno interiore di poter, anche se solo con il pensiero, tentare di raggiungere l’impalpabile che ci circonda. Questo è il mistero sul quale da sempre si interroga l’uomo: mistero che lo affligge, poiché è imponderabile e privo di risposte, ma nello stesso tempo proprio per questo affascina, attrae e viene temuto. Attraverso l’esperienza empirica, metafisica, vissuta in parallelo, i due protagonisti riescono ad elaborare il loro dolore, a far pace con sé stessi, con i loro sensi di colpa. Quando si riesce ad acquisire consapevolezza del proprio ‘io’ interiore si ha una visione più chiara del proprio cammino terreno, le negatività che affliggono la nostra vita si trasformano in esperienze che ci fortificano; in questo modo siamo pronti ad aprirci agli altri, a valutare in modo diverso il nostro vivere e riusciamo a dare importanza e valore anche alle piccole cose che la vita stessa ci regala. A prescindere dalle nostre credenze o considerazioni sul mondo ultraterreno, non potremmo mai riuscire a dare valutazioni o spiegazioni esaurienti per la nostra razionalità; ma non a caso questi fenomeni, presentandosi sotto varie forme e aspetti, arrivano al momento giusto, per aiutarci a superare difficoltà, per aprirci mente e cuore, dandoci nuova forza per rialzaci dopo ogni caduta. Dopo esperienze simili nulla  è più uguale a prima, e tutto diventa più chiaro e luminoso.

In esclusiva per i nostri Lettori, Antonella Calvani dedica la sua poesia 'All'ombra del tuo cuore', tratta dalla silloge “Sogno d’Infinito.

ALL'OMBRA DEL TUO CUORE

Madre, da terra tua di grembo
sboccia, si schiude e palpita la vita,
eternamente pare, senza tempo,
il rinnovarsi di gioia infinita,
che in acque calme e tiepide d'amore
galleggia e lentamente prende forma
cullandosi, beata, all'ombra del tuo cuore.
Sgorgano da roccia, imprimon l'orma,
piccole sorgenti assai copiose,
sull'esistenza lasciano solenni
solchi profondi e tracce generose,
impronte che vi rimarran perenni.
Quell'ali, madre, tue, protese come scudi,
avvolgono in abbracci grandi e caldi
ove il pensiero vola e il cuor dischiudi
in templi di granito a terra saldi.
Madre, la forza tua diviene tenerezza
che di sorrisi irradia dolci note
s'espande d'energia che infonde sicurezza
quel tuo vigor che ognora porti in dote.
Madre, che intessi un nodo all'anima e leghi
la vita tua per sempre a un'altra vita,
catena che mai spezzi o che si pieghi,
sigillo che la chiave t'amo ha custodita.
Mamma... questa parola solo all'evocare
ridesta brividi profondi in petto,
coniugazione univoca del verbo amare
e tutto impallidisce al suo cospetto.
Mamma... ancor vorrei cullarmi nel tuo grembo
per stringere quel nodo che non s'è mai sciolto,
appendermi al tuo spirito, anche solo da un lembo
bearti in delicati baci, accarezzarti il volto,
curarti io, come se la mia bimba fossi
per poi addormentarmi nel tuo amore
e ancor sognar di te, e sulla veste che tu ora indossi
accendere sospiri lievi e palpiti, all'ombra del tuo cuore.


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venerdì 27 gennaio 2017

ARTE E SCIENZA ALLA TORNATORA ART GALLERY








Il 26 corrente, nella particolare e interessante location multimediale della TORNATORA ART GALLERY a Roma, ha avuto luogo la Mostra ARTE, BENESSERE DEL CORPO.                    Al vernissage, presenti i numerosi Artisti selezionati per esporre le loro opere incentrate sul tema della Mostra, in cui era incastonato un interessante inserimento della KS INTERNAZIONAL GROUP, con una esaustiva esposizione della Dr.ssa Maria Antonietta Fusco – medico cardiologo, ideatrice del metodo KS - , che raccordava mirabilmente il tema del benessere del corpo umano, quale sintesi simbiotica tra Scienza e Arte: Arte, intesa nel suo senso più antico e quindi nobile del termine, così ricordando anche l'Arte Medica, l'Arte della Guerra, e quant'altro.                                                                 Gli onori di casa riservati ad un pubblico attento e preparato, per TORNATORA ART GALLERY, sono stati fatti dalla Dott.ssa Maria Grazia Londrino – nella sua qualità  di Art Director, che, con fluidità e competenza, ha sviluppato la presentazione critica degli Artisti impegnati, enfatizzandone l’impegno – e dalla giornalista Dott.ssa Anna Astrella – moderatrice degli interventi, responsabile della comunicazione e direttore del periodico di settore RomArt Gallery –, che ha introdotto l’evento nel suo articolato complesso, ponendo l’accento sui punti di contatto che, nei secoli, hanno sempre avuto Scienza e Arte.                                                                       In particolare, tutte le ricerche fatte, hanno dimostrato che i canoni di riferimento di Artisti e Studiosi erano incardinati su precise formule e quindi proporzioni; una lectio che ci è stata testimoniata attraverso scritti, disegni, dipinti, sculture, studi di anatomia. Questi canoni sono più che mai attuali e sono alla base stessa dell’armonia che presidia gli studi e le opere degli Artisti.                                                                                             Tutte belle e artisticamente valide le opere esposte.                   Tra queste, chi scrive ha particolarmente ammirato quelle della pittrice e attrice Rita ‘Marinella’ Belpasso e della pittrice Serena Rapanotti; tra le sculture, degne di piacevole attenzione le forme dinamiche e sinuose – ottenute operando su una particolare mescola da lei elaborata, costituita da resina e argilla bianca - dell’Artista Laura ‘Laurette’ Andreuzzi, e la particolare ed energica opera dello scultore Danilo Teagano: una figura umana, di ellenico riferimento, strutturata in bronzo e finita con argento.  
     Il creative supervisor dell'Agenzia Publifirst, Alberto De Rogatis, si è poi soffermato su particolari aspetti legati al mondo della comunicazione e quindi della pubblicità.
    Atteso, poi, l'intervento della giornalista Janira Majella, Direttore Editoriale del mensile Vivere Light.                  Una serata significativamente gradevole e intensa, coordinata e curata con efficace professionalità dalla Dott.ssa Astrella e dalla Dott.ssa Londrino, nell’accogliente e ‘caldo’ spazio della Tornatora Art Gallery, e che si è conclusa con un brindisi bene augurale.                                                                     Il finissage è previsto per l’ 11 Febbraio, e sarà un momento importante per trarre il bilancio della Mostra stessa, come pure momento di informazione per presentare l’evento successivo.

Roma, 27 Gennaio 2017                                             Giuseppe Bellantonio                                                           freelance e scrittore, esteta letterario e artistico
                                              
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mercoledì 25 gennaio 2017

PREMIO WILDE A VERCELLI

Premio Wilde :  
Patron della cultura Europea

Parlare di cultura, specie ai ragazzi di oggi , non è affatto semplice. Non lo è perché i mass media più gettonati talvolta scavalcano l’argomento, imponendo schemi fuorvianti piuttosto che spingere la popolazione verso la crescita morale ed intellettuale. In Italia vengono sì riconosciute differenti manifestazioni ed eventi culturali ma su queste ultime si fa poca informazione: bisogna ritenersi fortunati ad incontrare persone che ci illuminino al riguardo e che ci sappiano coinvolgere. Tutto parte da qui : saper porre l’arte e la letteratura come un qualcosa di misterioso ed intrigante, ripercorrendo le origini sino ad introdurre gli attuali sviluppi. Nel mese di dicembre la città di Vercelli, con il Teatro Civico,ha fatto da cornice ad un prestigioso concorso di poesia: il Premio Wilde (www.premiowilde.org). Città,quella di Vercelli, che ha assistito alla nascita di questo evento importante nato a mo’ di scommessa :“davanti ad un caffè” asserisce il Patron del Premio, dott. Daniele Cappa che introduce questa IX edizione con intensità ed un filo di emozione. E c’è da comprenderlo : dare vita ad un’idea, assistere poco a poco alla sua espansione,vedere accorrere giovani da tutt’Italia che si prodigano con entusiasmo nel concorrere …non è roba da poco conto: la partecipazione di migliaia di persone è sinonimo di gratitudine nei confronti di chi,come il dott. Cappa,promuove la cultura senza riserve ,ponendola al centro del suo progetto, dando la possibilità a talenti veri di farsi conoscere e ,quindi, emergere . Il concorso che ha ad oggetto  “Poesia a tema libero” ,si svolge innanzi a tre commissioni e si divide in tre sezioni: Poesia singola inedita Giovanissimi (età compresa dai 9 ai 15 anni), Poesia singola inedita Giovani (età compresa dai 16 ai 25 anni) Poesia singola inedita Over (età pari o superiore ai 26 anni).  La IX edizione del concorso europeo di poesia ha visto conquistare il podio: nella sezione giovanissimi (9/15 anni) 1° Gabriel Tagliabue di Seregno (MI), 2° Stefano Bondesan di Foggia e 3° Melissa Storchi di Bibbiano (RE); nella sezione giovani (16/25 anni) 1° Jakob Panzeri di Lomagna (LC), 2° Riccardo Timé di Trieste e 3° Luca Bernardini di Torino e nella sezione over (dai 26 anni in poi) 1° Alessandra Corbetta di Orsenigo (CO), 2° Salvatore Musso di Casteggio (PV) e 3° Elena Maneo di Mestre (VE). Sono stati poi consegnati i Wilde VIP European Award: in teatro il medico filosofo e scrittore Valerio Giuffrè, l'avvocato Nicola Sciannimanico, il dottor. Cesare Ventre; in collegamento telefonico Carmen Russo da Roma, Enzo Paolo Turchi da Palermo ed il grande maestro del jazz Lino Patruno. Il Dott.Daniele Cappa, patron del Premio Wilde e Lalla Fratoni hanno inoltre incoronato i vincitori del contest organizzato dai Jalisse “Una poesia per una canzone”. Il concorso è stato patrocinato dall'Osservatorio Parlamentare Europeo (OPE) e dal Consiglio d’Europa, dalla Provincia e dal Comune di Vercelli,  dallo Spoleto Art Festival e con l’ass. Giovani Europei. L’OPE è rappresentato dal Prof. Giuseppe Catapano,presente anche in veste di Rettore dell’Accademia Universitaria degli Studi Giuridici Europei( www.accademiauge.com ) portando all’interno del concorso una parentesi di cultura giuridica: con il Prof. Luca Filipponi è stato introdotto un discorso che ha abbracciato diversi profili strettamente coordinati tra loro. Lo stesso ribadisce l’importanza che è insita nel finanziamento  degli artisti per consentire loro di farsi conoscere e ,quindi, necessario per muovere l’arte. Il prof. FIlipponi considera l’artista imprenditore si se stesso poiché “fare l’arte è un’impresa”. Il Rettore AUGE, prof. Catapano, espone poi lo scopo pratico dell’Accademia : “L’AUGE si presenta come un punto di riferimento per i giovani laureati, in collaborazione con Assicont (albo europeo assistenti del contenzioso, www.assicont.eu )”. “Tutto è contenzioso, persino il caso di un giovane disoccupato od anche un danno da sinistro”. Ecco che vengono in rilievo le ragioni portanti dell’ Accademia: garantire assistenza e leggi adeguate al cittadino. A tutti gli effetti il Premio Wilde si afferma indiscusso concorso che premia, riconosce e tutela la cultura da ogni punto di vista. 
Congratulazioni a Voi che ci rendete partecipi ,anno dopo anno, di una manifestazione straordinaria che enuclea cultura, arte ed intrattenimento.


Maria Parente
Addetto Stampa per AUGE

martedì 17 gennaio 2017

'DIALOGHI' A ROMA


Comunicato stampa
Mostra di arte contemporanea 
“Dialoghi”

Verrà inaugurata sabato 21 gennaio alle ore 18 la mostra di arte contemporanea dal titolo “Dialoghi” presso Arte Borgo Gallery - Borgo Vittorio 25/Roma. L’evento è ideato e organizzato dall’Associazione M.F.eventi e curato da Monica Ferrarini.
L’evento propone tre mini personali di tre artisti molto diversi tra loro per tecnica, stile e ricerca: Barbara Conte, Heliana Fortes e Roberto Servi.
Barbara Conte è una giovane artista che si sta affermando nel panorama artistico internazionale avendo preso parte tra le varie manifestazioni anche al Salone d’Autunno di Parigi. È esperta in incisione ed acquaforte, una tecnica antica che porta avanti con grande passione e professionalità. 
In occasione di “Dialoghi” esporrà anche un’installazione di grande impatto.
Heliana Fortes è una giovane pittrice spagnola per la prima volta in Italia con i suoi quadri che esplodono nella vivacità delle cromie utilizzate. Tonalità e forme irrompono sulla tela in un equilibrio estetico di grande impatto comunicativo.
Roberto Servi è uno scultore che predilige materiali caldi come la terracotta e il legno d’ulivo e soggetti classici. Sono sculture narrative che raccontano una storia e che nella loro complessità sottolineano l’abilità tecnica e la maestria dello scultore.
Info:
21/28 gennaio
inaugurazione sabato 21 gennaio ore 18 con Arte 24
orari: lunedì - venerdì 11-19
domenica chiuso
Arte Borgo Gallery

Borgo Vittorio 25-Roma

DEUX ITALIENS A PARIS




Iniziamo il 2017 come ART CLUB STUDIO di Macerata con un evento di sicuro interesse per coloro che amano l'arte, "Deux Italiens a Paris" opere grafiche di Giorgio de Chirico e Mario Tozzi.
Per la storia, questi due straordinari artisti italiani del '900, assieme a Massimo Campigli, Gino Severini, Alberto Savinio, Filippo de Pisis e Renè Paresce, costituirono un sodalizio per l'affermazione dell'arte italiana nel mondo. Artisti differenti, legati ciascuno a linguaggi  diversi dal Futurismo al Surrealismo, ma tutti uniti da un forte "patriottismo italiano", sostenitori ed ambasciatori dell'arte "tradizionale" con legami  ancorati al nostro passato, con l'obiettivo unanime di resistere alle rivoluzioni stilistiche e di pensiero delle Avanguardie Storiche.
Rispettivamente i due autori saranno presenti ciascuno con 7 opere, un omaggio al numero dei 7 "alfieri" e paladini dell'Arte Italiana  nella capitale della cultura d'Oltralpe.
L'appuntamento è per DOMENICA 22 GENNAIO 2017 alle ore 18.30 presso lo spazio espositivo del NINO CAFE' a Macerata, oramai luogo deputato ad ospitare mostre ed eventi dell'arte Moderna e Contemporanea.
Un incontro sicuramente da non mancare per confrontarsi ancora una volta sul meraviglioso mondo dell'arte e per brindare all'anno appena iniziato con un aperitivo di benvenuto.
Vi aspetto, Daniele Taddei, Segretario ART CLUB STUDIO di Macerata.

lunedì 16 gennaio 2017

ROSSO GARDENIA


La brava e dinamica Antonella Calvani ha presentato in questi ultimi giorni il suo primo romanzo. Un'opera attesa da quanti, da tempo, la seguono e la stimano, leggendone gli scritti: tra questi, poesie intense e incisive, caratterizzate dal coinvolgente ritmo e dalla intensità quotidiana dei temi trattati.
Dopo tanto poetare, il primo romanzo - dunque - presentato della particolare e suggestiva atmosfera della Città di Tarquinia.
'Rosso Gardenia' il suo romanzo.
Un tracciato fluido, dinamico, intenso, percorso dalle intense vibrazioni delle emozioni che pervadono la storia nel suo complesso: con i suoi personaggi, con i suoi ambienti, con la proiezioni dei pensieri dei protagonisti.
Una storia che, fino all'ultima sillaba, rimane sospesa nell'aria con la leggerezza di una piuma, suscitando il desiderio di leggere altro ancora.
E questo è un ottimo segnale: sta ad indicare il gradimento immediato suscitato nei Lettori da questa abile narratrice.
Tra breve, Antonella Calvani accompagnerà personalmente a Roma la presentazione del suo bel libro, intrattenendosi con passione nel descriverne le linee.
Brava, Antonella!  Arrivederci a Roma...
Contiamo di farci rilasciare presto una intervista da Antonella Calvani, così da poter consentire anche ai nostri Lettori di conoscere ancor meglio questa brava, appassionata, preparata Scrittrice.


Roma, 13 Gennaio 2017                Giuseppe Bellantonio 


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sabato 14 gennaio 2017

L'ACCADEMIA AUGE INCONTRA L'AISA

Federico II: ricerca e formazione 
di pari passo

L’Accademia AUGE incontra l’AISA

“Da qualche parte, qualcosa di incredibile è in attesa di essere scoperto” : con 
queste parole uno dei più famosi astronomi e astrofisici del Novecento, Carl Sagan, delinea il progresso scientifico che divamperà da lì a poco. Il progresso presuppone la ricerca e noi tutti a quest’ultima ci aggrappiamo con speranza.   La ricerca non può e non deve fallire, è un imperativo. 
Questa volta un input vorace proviene dal Convegno medico scientifico di aggiornamento sul tema delle atassie, organizzato dall’Associazione Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche (AISA) con il patrocinio morale del Policlinico Federico II. L’A.I.S.A. ’Associazione Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche è nata nel 1982 in Lombardia  è formata unicamente da volontari ed opera nel campo del Volontariato Sociale e Sanitario per incoraggiare e promuovere la ricerca scientifica genetico molecolare, biochimica ed immunologica sulle Atassie. 
La sindrome atassica  (dal greco ataxiā, disordine) è un disturbo consistente nella progressiva perdita della coordinazione muscolare che quindi rende difficoltosa l'esecuzione di alcuni movimenti volontari. Il centro della coordinazione dei movimenti muscolari è il cervelletto che elabora gli impulsi portati ai muscoli dal midollo spinale e dai nervi periferici
Le conseguenze si manifestano con la mancanza di coordinazione fra tronco e braccia, tronco e capo ai quali si affiancano sono disturbi cd.  associati, quali incoordinazione dei movimenti dell'occhio, incontinenza, difficoltà di deglutizione e movimenti involontari di arti, capo e tronco. 
Il dott. Alfredo Mariani, conduttore e moderatore grandi eventi “for-aisa” in Campania , introduce con Giuseppe Ruggiero, Presidente Onorario Aisa il quale auspica di rinvenire in questo convegno “notizie positive “ per gli ammalati che proprio nel giorno dell’Epifania potrebbero godere di una piccola gioia e di una speranza concreta per il loro avvenire. 
Sarà poi Alessandro Filla, Professore di Neurologia presso la Federico II, ad entrare nel vivo dell’argomento trattato con espresso riferimento alla atassia di Friedreich: ”...colpisce bambini e adolescenti, consiste nel disturbo della parola, disturbo coordinazione mani e disturbo di deambulazione...”. Con il suo  intervento,,il prof. Filla, approfondisce le cause della sindrome atassica: "La carenza di una proteina, la fratassina che si sviluppa all’interno del mitocondrio, fa sì che la cellula produca poche energie degenerando in una serie di disturbi“. Circa gli approcci terapeutici, asserisce che: "attualmente si distinguono due alternative: una consiste nel rimedio ai danni metabolici creati dall’assenza di questa proteina e l’altra terapia che tende a sostituire il gene malato con il gene sano. Il primo gruppo di terapie e riuscito in sperimentazioni cliniche e precliniche migliorando la respirazione dei mitocondri e aumentando la presenza di questa proteina,il secondo è ancora in fase di sperimentazione”. 
Conclude l’intervento ribadendo l’importanza della riabilitazione. Sulla scia del prof. Alessandro Filla, il dottore fisiatra Alessandro Roca: “nei pazienti atassici la riabilitazione svolge un ruolo fondamentale. Presso la Federico II stiamo sperimentando una terapia basata su vibrazioni focali somministrate a specifici gruppi muscolari, sperimentazione che avanza con discreto successo.” Sostiene inoltre : “ migliora la qualità della vita con il vantaggio che essendo una terapia di riabilitazione, è priva di effetti collaterali”.  
Il Prof. Francesco Sacca, ricercatore di neurologia, ci anticipa le novità che saranno illustrate nel convegno:” Nuovi farmaci sono in sperimentazione. Un farmaco promettente è il dimetilfumarato. Quest’ultimo  è in grado di dare delle garanzie poiché già utilizzato nella cura della psoriasi e, negli ultimi anni per la sclerosi multipla. Il farmaco agisce combattendo la riduzione della fratassina, quindi aumentando la quantità della proteina all’interno del mitocondrio.” Non solo, il prof. Sacca ,infonde una voce di speranza affermando che nella ricerca “non si è soli!”, è stata individuata una casa farmaceutica giovane e interessata alla ricerca per combattere l’atassia, profondendo nuove energie e soprattutto, supporto economico. 
Presente al convegno, insieme ai soci dell’ Assemblea AISA, è il prof. Giuseppe Catapano, Rettore AUGE - Accademia Universitaria Studi Giuridici Europei: “Oggi con AUGE alla Federico II, insieme al prof. Filla, sposiamo il percorso della formazione e delle ricerca per stimolare la popolazione verso la cultura di formazione e ricerca e far si che i promettenti ricercatori non scappino dell’Italia ma che rimangano al servizio di queste patologie.” Il prof. Catapano parla del progetto dona un sorriso, ”donare un sorriso anche per noi uomini di Cultura significa portare la gioia di vivere alle persone, ai bambini che a causa di una malattia l’hanno persa”, dobbiamo sentirci tutti coinvolti nella causa, nel contempo il prof. Catapano esorta a non ritrarci, a non chiudere gli occhi innanzi al baratro cui migliaia di persone potrebbero essere destinate: “bisogna investire nella formazione e nella ricerca: formazione costante proprio come fa l’AUGE(www.accademiauge.com) e aggiornamento costante nella ricerca come fa l’ AISA (www.atassia.it) “. Nel suo discorso, il Rettore, avvalora il sostegno che l’AUGE, con la Federico II, apporta  ricerca ed alla formazione. 
Ricerca da un lato e formazione dall’altro, di pari passo: l’una per garantire la cura, l’altra garante di cultura. Se ne deduce un nesso inscindibile a cui noi umani,noi professionisti non possiamo e non dobbiamo sottrarci. Il sostegno alla ricerca,così come alla formazione, deve essere avvertito come un dovere più che obbligo: perché l’unione fa la forza, apporta nuove soluzioni, idee, garantisce un futuro ,dona una possibilità a chi oggi è malato e domani potrebbe non esserlo più. 
Hanno presenziato al convegno con doverosi interventi molti autorevoli professionisti, tra cui anche la  dott.ssa  Teresa Costabile, neuropsicologa, che evidenzia la necessità di “colmare le lacune che ci sono nel mondo scientifico approfondendo,per l’appunto,gli aspetti neuropsicologici poiché l’atassia non è limitata ad una serie di disturbi fisici bensì coinvolge anche gli aspetti psicologici della persona affetta”. 
Conclusivo l’intervento del Presidente AISA-Campania, Paolo Zengara, affetto da atassia: il suo intervento come un grido di speranza ,di fiducia incondizionata nella ricerca; perché “il futuro dei malati è affidato ai ricercatori, le cure possono garantire un futuro migliore, abilitando il paziente ad una esistenza serena”.       
Un intervento disarmante,da cui traspare il desiderio vivo di un futuro certo e senza tante problematiche ,invalidanti per le persone affette. Il convegno , tenuto nel giorno dell’Epifania, richiama l’attenzione di noi tutti su un argomento delicato e al contempo su di una malattia di cui si parla poco, a cui si dedica troppo poco spazio, ed è purtroppo vero quando si tratta di malattie genetiche rare come l’atassia di Friedreich. 
Sebbene sia una malattia rara, l'atassia di Friedreich è la forma più comune di atassia ereditaria in Europa con una prevalenza stimata intorno a 1/30.000 individui. La questione è semplice: la ricerca richiede dispendio economico e non sempre diventa facile reperire fondi da cui attingere per poterle finanziare. Le ricerche talvolta hanno ad oggetto malattie molto più diffuse ed è a queste ultime che hanno la priorità. Ringraziamo l’Accademia AUGE che insieme alla Federico II ci ha offerto una grande opportunità di conoscenza e partecipazione, conducendoci nel luogo “poco comune”, inesplorato dai non addetti ai lavori, dell’atassia.

Maria Parente
Addetta Ufficio Stampa dell'Accademia AUGE

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