martedì 29 marzo 2016

GIORNATA MONDIALE AL CAFFE' GRECO

Abbiamo ricevuto dal Prof. Luca Filipponi - per l'Associazione 'Spoleto Festival Art ' -  il comunicato se di seguito riportiamo.
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L'associazione internazionale dei critici letterari promuove la Giornata Mondiale della Poesia il giorno 21 marzo alle ore 19 45 all'Antico Caffè Greco di Roma con il coordinamento di Angelo Sagnelli , patrocinio e partnership della Fondazione Culturale Spoleto Art Festival.
Interverranno al prestigioso appuntamento: il giornalista Samir Al Quaryouti, Pierfranco Bruni, l'artista Ennio Calabria,
il critico e storico dell'arte Vittorio Maria De Bonis, la presidente dei Critici letterari Neria De Giovanni, Luca Filipponi presidente dello Spoleto Art festival, il professore e critico Francesco Gallo Mazzeo, l'artista e poetessa Stefania Lubrani, Salvatore Martino, lo scultore e presidente della Rufa Alfio Mongelli, Giovanna Napolitano, la poetessa Manal Serry, l'artista Sandro Trotti.
La serata sarà densa di appuntamenti musicali con i soprani Bai Yun, Tania di Giorgio, con la danzatrice etnica colombiana Josefina Nucci Howell, il pianista Alessio Quaresima Escobar. Nel corso della manifestazione sarà consegnata ad Angelo l'opera dell'artista Paola Biadetti l'Europa Vola (tecnica mista su tela), l'opera grafica dellartista Massimo Zavoli " Giovane Europa" a Neria De
Giovanni ; sarà rappresentata la piece teatrale" La fine del mondo all'Antico Caffè Greco"
scritta ed interpretata da Stefano de Majo. Saranno presenti Irene Giurovich, autrice del libro a Muso duro (Edizioni Segno), il presidente della Fondazione Tau, Umberto Giammaria, Francesco Petrino, accademico airec e consigliere diplomatico, l'artista e fotografa Roberta Gulotta che omaggerà l'organizzatore del libro Annuario del Cinema 2016. Soddisfatta la mente organizzativa dell'evento
Angelo Sagnelli, direttore artistico del premio Spoleto Letteratura: " Grandi nomi, grande cultura e grandi aspettative per la giornata internazionale della Poesia che riscuote sempre maggiori interessi in tutto il mondo".

lunedì 21 marzo 2016

GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA


Ospiti dell'Accademia di Romania - nella splendida cornice naturale alle pendici di Villa Borghese, a Roma -  si è celebrata la   Giornata Mondiale della Poesia: presenti, oltre ai premiati, un folto pubblico di amanti di questa raffinata Arte, tra i quali rappresentanti del Corpo Diplomatico e responsabili di Associazioni Culturali di livello internazionale.
I Poeti hanno dedicato al pubblico la lettura di loro poesie, tratte da loro opere in lingua originale: i presenti potevano ben seguire, leggendo da una slide luminosa proiettata sul fondo del palco, o aiutandosi con la lettura della pubblicazione predisposta per la serata.
Pur nella particolarità delle diversità linguistiche e del personale sentire di ciascun Poeta, chi scrive - anche in rappresentanza dell'Accademia di Alta Cultura - si è  trovato immedesimato a seguire con attenzione lo scandire dei brani: ebbene, dopo un primo momento di adattamento, chiusi gli occhi, la mente ha iniziato istintivamente a 'tradurre' le parole (ripeto, per la più parte sconosciute) con le note musicali, così che tutto assumeva via via un ritmo che si coniugava con la lettura della traduzione, contribuendo a dare armonia e ritmo.
La FUIS e la Casa delle Letterature a Roma, hanno presentato, insieme agli Istituti di Cultura in Roma i loro Autori.  L'Istituto Bulgaro di Cultura - che l'ha sostenuta e designata - ha fatto da testimonial della nuova raccolta di poesie di Anna Maria Petrova-Ghiuselev "BRICIOLE" (Bertoni Editore) che ha seguito di poco la pubblicazione della raccolta in Bulgaria (edizione dell'Unione degli Scrittori Bulgari) con il titolo ''...E l'ANIMA SA''. Tutte le opere di M.me Petrova  sono arricchite con le riproduzioni dei quadri del celebre Artista lirico e pittore M° Nicola Ghiuselev, e sono a lui dedicate in memoriam.
Di seguito, il comunicato ufficiale, con l'indicazione dei bravissimi premiati: testimoni di un'Europa creativa, pensante, intelligente, opposta alle anomale pulsioni delle guerre e sensibile ai drammi dei profughi sfuggiti ai conflitti. Una testimonianza viva del reale sentire delle Genti, dei Popoli.
L'accoglienza dello staff dell'Accademia di Romania e la sapiente guida della moderatrice Maria Ida Gaeta - Direttrice della Casa delle Letterature, a Roma - hanno guidato Pubblico e Poeti nelle singole performance, mentre nei brevi intervalli le note del complesso rumeno Ensemble Flauto Dolce ha proposto musiche nazionali con l'accompagnamento di strumenti d'epoca.
Particolarmente significativo il momento di raccoglimento dedicato alle giovani vittime del tremendo incidente in terra di Spagna: "ALI SPEZZATE" ha ricordato commossa Maria Ida Gaeta.
Nelle foto (gli scatti sono state curate da Boris Petrov per la serata e per l'Istituto Bulgaro di Cultura a Roma), da sx a dx:  M.me Petrova ed i rappresentanti della Bertoni Editori di Perugia, Maria Ida Gaeta, M.me Petrova con il M° Peter Dvorsky (Direttore dell'Ist. Slovacco), il Poeta Andrés Catalàn, Gianfranco Zicarelli (Istituto Cervantes), B. Chakrinova (Ist. Bulgaro di Cultura).
Di seguito il Comunicato ufficiale della manifestazione.
 
Roma, 21 Marzo 2016                                     Giuseppe Bellantonio

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Anche quest’anno, puntuale, il 21 marzo, primo giorno di Primavera, è dedicato alla Giornata Mondiale della Poesia. Per la terza volta EUNIC (European Union National Institutes for Culture – Istituti di Cultura Nazionali dell’Unione Europea), un partenariato di istituzioni culturali nazionali europee attive al di fuori del proprio territorio nazionale, celebra la poesia europea a Roma.
Il 21 marzo di ogni anno l’UNESCO festeggia la Giornata Mondiale della Poesia, riconoscendo all’espressione poetica un ruolo privilegiato della promozione del dialogo interculturale, della comunicazione e della Pace.     
Per la Giornata Mondiale, anche quest’anno, la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO ha concesso il patrocinio all'evento ideato ed organizzato a Roma da cluster EUNIC, in collaborazione con la Federazione Unitaria Italiana Scrittori e la Casa delle Letterature.
Dieci poeti di dieci diversi paesi europei si sono dati appuntamento all’Accademia di Romania in Roma (Piazza José de San Martin, No. 1, Roma) lunedì 21 marzo alle ore 19.00 invitando alla serata tutti gli appassionati di poesia e coloro che desiderano celebrare con loro il lato più poetico dell’Europa.
Tutte le poesie verranno lette dai poeti in lingua originale, mentre la traduzione italiana verrà proiettata in simultanea su uno schermo luminoso.                  Sarà un’occasione unica e imperdibile per conoscere meglio la poesia contemporanea europea.
Partecipanti: Sonja Harter per l’Austria, Anna Maria Petrova Ghiuselev per la Bulgaria, Sarah Zuhta Lukanic per la Croazia, Nora Gomringer per la Germania, Franco Buffoni per l’Italia, Tomasz Różycki per la Polonia, Adrian Popescu per la Romania, Michal Habaj per la Slovacchia, Andrés Catalán per la Spagna e Vanni Bianconi per la Svizzera.
L’incontro, moderato da Maria Ida Gaeta, sarà accompagnato dall’Ensemble Flauto Dolce (con strumenti d’epoca): Zoltan Majo - flautodolce, Maria Szabo - flauto dolce, Noemi Miklos - clavicembalo e Mihaela Maxim – soprano.

 

 

 



 

 
 
 
 

 
 

venerdì 18 marzo 2016

ESSAI DI ENNIO FINZI A SPOLETO

 
  L'Amico Daniele Taddei - collezionista, grande appassionato di Arte, instancabile organizzatore e coordinatore di eventi culturali e artistici - con periodicità predilige Spoleto per organizzare mostre d'arte: sempre nel segno della particolarità, prediligendo selezioni di Artisti quando non personali.                            Una sorta di éxposition d'essai dove gli estimatori del bello, del gusto e dell'Arte, sanno che troveranno sempre qualcosa di particolare e significativo, in grado di soddisfare anche i più esigenti: attenti nel cogliere il meglio di Artisti ormai entrati nella Storia dell'Arte, piuttosto che non nelle pieghe della quotidianità.                                 Questa volta, a donare vitalità e luce alla Sala San Lorenzo dell'Hotel Clitunno di Spoleto - dal 19 Marzo al 30 Aprile 2016 - , saranno le belle e particolari opere del M° Ennio Finzi: un evergreen generoso nella creatività e rigoroso nella ricerca.
Questo sperimentare e sperimentarsi - uniti ad un gusto raffinato, alla sapiente creatività di ineguagliabili giochi di forme e di luce -  hanno sempre prodotto Opere significative. 
Come ricorda lo stesso Daniele Taddei - peraltro, curatore dell'evento artistico dall'evocativo titolo LIGHTS - "... tutti i suoi lavori, a partire dagli anni '70 hanno avuto questa caratteristica, esplicitando un linguaggio ottico-cinetico che non cattura lo spettatore dal solo punto visivo, ma gli concede l'opportunità di guardarsi dentro, di conoscersi...".
Personalmente, trovo le Opere del M° Finzi estremamente intriganti ancorché significative testimonianze di stile e creatività, e il sapiente uso dei colori e dei giochi d'ombra e luce, apre vere e proprie 'porte' che, anche attraverso il dinamismo delle forme, proiettano chi guarda dalla vellutata superficie verso spazi profondi, dimensioni dense di luce, energia e pace.
Saranno 15 le Opere in mostra, e consentiranno di seguire un lungo tratto della vita artistica di questo eccellente Maestro.
 
Roma, 18 Marzo 2016                              Giuseppe Bellantonio







   
   
 
 

mercoledì 16 marzo 2016

FINISSAGE AL MITREO

      Il 13 Marzo, la brava ed eclettica Direttrice Artistica Monica Melani, ha fatto gli onori di casa ai tantissimi Artisti e ospiti che, presso la particolare e polifunzionale location de IL MITREO - ARTE CONTEMPORANEA a Roma, hanno partecipato al finissage - dell'interessante e gradevole Mostra LO SPIRITO DELL'EROS.
        La vitale e sensibile Monica Melani - che non nasconde certo la sua grande passione per l'Arte  e la Cultura in genere, cui dedica ogni propria energia - ha saputo ben coordinare le diverse anime rappresentate dai veri, bravi, Artisti espositori: Artisti che, proprio attraverso le vibrazioni energetiche a monte dell'interpretazione dell'EROS, hanno saputo trasfondere nelle loro opere la magica, perenne,  Onda della Vita.
       Presenti al gran completo gli Artisti anche di levatura internazionale che insieme a Monica Melani hanno voluto festeggiare in modo gioioso il particolare momento: Anna Addamiano, Maria Grazia Addari, Luigi Ambrosetti, Gianpaolo Berto, Wanda Bettozzi, David Beuchot, Lucia Buono, Martina Codispoti, Vanessa D'Antonio, Eleonora Del Brocco, Rosanna Della Valle, Lidia Di Donato, Rossella Di Donato, Elena Di Felice, Vittorio Fava, Marco Giacobbe, Massimo Lanzaro, Lauretta Laureti, Marisa Lelii, Pietro Librici, Stefania Limatola, Luciana Mascia, Monica Melani, Adamo Modesto, Mauro Molinari, Roberto Pinetta, Edoardo Pisano, Franco Pivetti, Valter Sambucini, Vincenzo Sanfilippo, Alfio Scialabba, Eugenia Serafini, Si-Stu, Renata Solimini, Maria Sole Sollazzi, Claudio Stefanelli, Sabrina Trasatti, Ralf Trillana, Ernestina Zavarella, Fiorella Zorri.
       Una serata ricca di energie e vibrazioni positive, che ha visto - così com'era avvenuto già per il vernissage - l'eccezionale partecipazione di due Maestri della Critica d'Arte: i Professori Maurizio  Vitiello e Giorgio Di Genova, i quali - dopo aver ringraziato la brava Monica Melani  per la sapiente organizzazione e direzione della Mostra - hanno voluto evidenziare il valore della manifestazione, rimarcando con parole intense l'impegno degli Artisti, gratificando tutti e quindi confermando l'elevato livello della Mostra.
         La tavola rotonda che ha segnato la conclusione della manifestazione, e che ha visto protagonisti i due Illustri Critici in uno a tutti gli Artisti, ha sottolineato la grande importanza che è stata data agli Artisti stessi, liberi di potersi non solo 'raccontare' ma anche di poter esprimere il loro pensiero sullo stato dell'Arte.
        La brava ed apprezzata Pittrice Rosanna Della Valle - che riveste l'incarico di Rappresentante per l'Arte presso l'Accademia di Alta Cultura -  si è fatta portavoce con la Curatrice Monica Melani, con gli Artisti ed i Critici  dei più vivi complimenti della Presidenza dell'ADAC per l'eccellente riuscita della Mostra, auspicando possibili sinergie: nel nome dell'Arte e della Cultura.

Roma, 15 Marzo 2016                              Giuseppe Bellantonio
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domenica 13 marzo 2016

UTERO IN AFFITTO: DIRITTO E DESIDERIO...

     Utero in affitto, diritto e desiderio: una posizione filosofica di      
    Sonia Caporossi

Di SONIA CAPOROSSI * Studiare dal punto di vista filosofico la vexata quaestio dell'utero in affitto pone inevitabilmente di fronte a un'angusta scoperta molto simile a quella dell'acqua calda, ovvero che la questione è mal posta, in quanto si fonda su un presunto diritto ad avere figli di origine naturale che non esiste da nessuna parte. […]

https://criticaimpura.wordpress.com/2016/03/13/utero-in-affitto-diritto-e-desiderio-una-posizione-filosofica-di-sonia-caporossi/
 
 

sabato 12 marzo 2016

UNA MIRATA ANALISI POLITICA

L'Illustre Prof. Salvatore Sfrecola ha voluto dedicare una serie di suoi recenti articoli - tutti pubblicati sul sito di  'Un Sogno Italiano' - ad un'analisi lucida, corretta e... cruda, dedicata alle componenti politiche italiana impegnate, a vario titolo, nelle attività preparatorie ad importanti tornate elettorali.
Per gentile concessione dell'Autore, porgiamo questi articoli all'attenzione dei nostri Lettori, che - al di là del proprio singolo ideale politico - certamente ne saranno interessati.
Buona lettura, quindi!
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Per aiutare il PD a Roma
Bertolaso, il candidato spaccatutto
di Salvatore Sfrecola
Un candidato che divide, Guido Bertolaso, fin dal primo annuncio della sua discesa in campo, per dirla alla Berlusconi. Che lo ha voluto all’evidente scopo di aiutare Renzi in gravissima difficoltà a Roma, come si vede di giorno in giorno, con le primarie del Partito Democratico che, con scarso concorso di cittadini, hanno incoronato Giachetti mentre cresce l’appeal di Fassina e spunta Bray, Presidente della Treccani, già ministro per i beni culturali, fedelissimo di Massimo D’Alema.
Ha cominciato con alcune gaffe il candidato di Berlusconi. Dicendo di non essere mai stato di destra, che se non fosse entrato in gioco avrebbe votato Giachetti, per poi uscirsene sui poveri Rom discriminati dai romani. Troppo per Matteo Salvini, troppo per i romani che lo hanno relegato molto indietro nei sondaggi del 27 e 28 febbraio quando, tra coloro che si sono avvicinati ai gazebo di NoiConSalvini, circa quindicimila, solamente 2.203 hanno indicato come candidato sindaco l’ex Direttore della Protezione Civile.
In questo fine settimana Berlusconi ci riprova. Indice una “consultazione popolare per confermare il candidato sindaco del Centrodestra”. L’indicazione è per Guido Bertolaso “la persona giusta per battere le sinistre e governare Roma Capitale”. Quindi non una scelta, come si fa con le primarie, ma la conferma, sì o no per Bertolaso, un sondaggio da raccogliere nelle piazze con i 54 gazebo autorizzati alla Questura di Roma, divenuti presto 100 nella propaganda di ForzaItalia. Alcuni di questi gazebo sono presso uffici privati, studi legali e sedi di associazioni forziste, con quali conseguenze sulla genuinità (diciamo solo così) del voto è facile immaginare.
Dunque il “patto del Nazareno” colpisce ancora. Per dividere a destra ed aiutare Renzi, in affanno a Roma come in altre città, e mettere in difficoltàNoiConSalvini in forte crescita nella Capitale, come dimostra l’affluenza ai gazebo (15mila non sono pochi) che hanno bocciato il candidato di Berlusconi.
È un passaggio delicato, cruciale. Che faranno i “salviniani” di Roma? Lo vedremo in questo fine settimana. Condividere la scelta Bertolaso significherebbe accettare una sconfitta non onorevole perché è assolutamente improbabile che arrivi al ballottaggio. Ma soprattutto sarebbe un’emarginazione che ne potrebbe decretare la fine.
Dopo “Mafia Capitale” i romani cercano un riscatto, possibile solo con qualcosa di nuovo e qualcuno che lo impersoni, desiderano una guida politica, un campione nel quale riconoscersi, che lotti per loro, contro i profittatori, gli incapaci o i capaci solamente di spartirsi appalti di lavori e forniture. Hanno visto il nuovo inNoiConSalvini e nel Movimento5Stelle che i sondaggi danno per certo al ballottaggio. Se i salviniani uscissero di scena avrebbero via libera, forse anche al primo turno.
E, poi, c’è un problema nazionale. Il Centrodestra è alla ricerca di un nuovo leader. Al momento si vede solamente Matteo Salvini. Berlusconi lo sa e cerca di metterlo in difficoltà per frenare l’esodo da ForzaItalia verso il segretario della Lega Nord che sempre più appare come una guida di statura nazionale. E Roma, in questa strategia, è fondamentale.
          10 marzo 2016
 
Scenari su cui riflettere a Roma e Napoli
Crisi delle primarie, crisi della politica e delle idee
di Salvatore Sfrecola
        Ride bene chi ride ultimo, dice di un proverbio, uno dei tanti che da sempre invitano alla prudenza. Ed imprudenti sono stati i commenti degli esponenti delPartito Democratico che hanno ironizzato sui 15.000 romani che hanno partecipato alle primarie di NoiConSalvini in un fine settimana di pioggia, vento e blocco del traffico. In pratica la metà dei voti che hanno espresso a Napoli i partecipanti alle primarie del partito del governo ed a Roma dove risultano dimezzati i consensi che avevano incoronato candidato sindaco Ignazio Marino che, eletto, è stato poi defenestrato dallo stesso segretario del partito.
È evidente il disagio dei partiti, soprattutto dei partiti che hanno governato di recente e che governano tuttora, di fronte alla assoluta insufficienza della gestione degli enti locali, ovunque. Per cui nei dibattiti televisivi che, con il concorso di giornalisti e politologi cercano di analizzare il voto, emerge chiarissima l’assenza di programmi che non siano delle generiche espressioni di fiducia nel futuro e nella buona volontà del candidato e della sua squadra. In realtà come quella di Roma, assolutamente ingovernata e difficilmente governabile i partiti che avessero voluto vincere avrebbero dovuto mettere in campo una personalità forte, capace di trascinare l’elettorato, di recuperare sull’assenteismo e di proporre alla città delle formule adeguate di gestione, non generiche ma specifiche. Questo non avviene perché nella politica ormai si cerca di navigare a vista, per evitare di dispiacere qualcuno e in questo modo non si accontentano quelli che potrebbero formare una maggioranza sicura e forte. In questo contesto è evidente che assume un ruolo determinante l’opposizione che manifesta il Movimento Cinque Stelle che unisce a molte critiche poche, ma concrete indicazioni sul da farsi, tanto che tutti ritengono che un posto sicuro al ballottaggio lo conquisterà Virginia Raggi, il giovane avvocato, con una esperienza di consigliere comunale, che il Movimento ha messo in campo, con buone possibilità di conquistare la più alta poltrona del Campidoglio.
Lo scenario che si prospetta è quindi quello di una competizione per entrare in ballottaggio fra il Partito Democratico, la Sinistra oggi impersonata da Fassina, domani forse da Bray, l’ex ministro per i beni e le attività culturali molto vicino al Massimo D’Alema, e il Centrodestra nel quale manifesta particolare vivacità il gruppo di NoiConSalvini che ha messo un po’ in difficoltà Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che indubbiamente avrebbe potuto aspirare a giocarsi in proprio la finale per il Campidoglio. A questo punto perde efficacia anche il tentativo di Berlusconi di attribuire una qualche credibilità alla candidatura di Bertolaso, al di là di quella che appare come una manovra verosimilmente diretta a dividere il centrodestra per aiutare Renzi in una realtà difficilissima per il segretario del PD e Presidente del Consiglio.
A questo punto si può dire che la competizione è aperta e che se ilCentrodestra troverà il candidato giusto, capace, come si dice, di scaldare i cuori e di presentare un programma ed una squadra credibili, potrebbe arrivare al ballottaggio con buone possibilità di competere con la rappresentante deiCinqueStelle per la poltrona di sindaco di Roma.
Vedremo come si sviluppa la campagna elettorale, nel corso della quale si potranno cogliere elementi importanti per un pronostico più attendibile di quello che si può fare oggi quando peraltro possiamo dire che comunque i partiti trascurano ancora una volta l’esigenza che il sindaco della capitale d’Italia debba essere una grande personalità come accade all’estero. L’esempio è sempre quello di Chirac che da Presidente del Consiglio ha ricoperto per oltre 15 anni la carica di Sindaco di Parigi.
D’altra parte la difficoltà di gestire una comunità locale, lo si vede a Roma come a Milano, dove Centrodestra e Centro-Sinistra mettono in campo due manager e non due politici, come si sarebbe atteso, dimostra due cose, che in molti manca il coraggio di misurarsi su una realtà particolarmente complessa come quella di gestire grandi città con gravi difficoltà di bilancio incapaci di soddisfare le molteplici esigenze della popolazione locale, e che i partiti non abbiano saputo far crescere una classe dirigente locale capace di acquisire sul posto consensi e le esperienze necessarie, com’era una volta, per ricercare poi maggiori responsabilità politiche e amministrative, in Parlamento e al governo del Paese. È questo un degrado grave della politica, che è anche conseguenza, a mio modo di vedere, di quella crisi delle ideologie che troppi hanno ritenuto un passaggio fondamentale e positivo ma che, in realtà, è un fatto che nasconde una grave, anzi gravissima, crisi di idee.
La politica deve tornare a governare la realtà delle comunità a livello locale e nazionale, deve tornare ad essere una cosa bella, importante e nobile, come nobile è il compito di gestire le esigenze della cittadinanza in una prospettiva di miglioramento delle condizioni economiche e sociali della popolazione. È questa, in realtà, la sfida che oggi i partiti hanno di fronte. Chi riuscirà a vincerla o anche solo a prospettare un rinnovamento della politica avrà certamente l’attenzione degli italiani, di quelli che votano e dei tanti, troppi, che restano fuori dei seggi elettorali, un fatto negativo che non può essere giustificato dai politologi con la circostanza che anche in altri paesi la presenza alle urne è scarsa e spesso tende a diminuire. Anche lì evidentemente c’è una crisi della politica e delle idee della politica. Non sono, dunque, esempi da seguire.
 
7 marzo 2016
Dopo le primarie di NoiConSalvini
Centrodestra: avanti in ordine sparso
di Salvatore Sfrecola

       Berlusconi insiste, vuole Bertolaso candidato a Roma, anche se è consapevole che perderà. Lo ha promesso a Renzi? È un’appendice del “patto del Nazareno”? Lo credono in molti. Il Presidente del Consiglio e Segretario del Partito Democratico è in grosse difficoltà nella Capitale dove oggi si tengono le primarie con l’incubo dei troppi candidati di peso, e sullo sfondo l’incubo Marino, sia che si presenti, sia che il ricordo della sua gestione porti acqua al mulino dei 5Stelle se non del centrodestra.
NoiConSalvini cresce dopo le primarie del 27 e 28 febbraio. 15.000 votanti non sono pochi, in un fine settimana di pioggia, a tratti torrenziale, e vento forte, ed una domenica con blocco della circolazione.
Il sondaggio, infatti, è stato certamente un successo, che ha rivelato una significativa attenzione per il leader leghista in una Roma che generosamente ha dimenticato le vecchie polemiche di Bossi contro “Roma ladrona” comprendendone le ragioni politiche, la delusione della politica governativa (in questo senso Roma) da parte degli abitanti delle regioni più produttive. Ed è stato certamente merito del senatore Gian Marco Centinaio, commissario per Roma e il Lazio di NoiConSalvini, e dei suoi collaboratori, aver fatto convergere in poco tempo l’attenzione di tanti romani su questo evento che ha assicurato ai banchetti ed ai gazebo distribuiti per la città una significativa affluenza, come ha potuto constatare chi è stato presente ed ha parlato con coloro che si sono avvicinati ai seggi, giovani e meno giovani.
Il risultato della votazione, invece, ad una analisi politica più approfondita, desta perplessità e conferma la tradizionale italica abitudine a dividersi. A destra come a sinistra dove, per la verità le divisioni sono state nel tempo ancora più frequenti e ancora oggi di attualità, come sa bene Matteo Renzi costretto a gestire il malessere di una fronda interna, radicata sul territorio, mentre si va delineando alla sua sinistra una significativa presenza alla quale certamente non mancherà un buon consenso. Fassina, si sente dire, rastrella voti.
         La frammentazione rivelata dall’esito dello scrutinio è stata immediatamente colta da Matteo Salvini, a riprova che nell’elettorato di destra vi è uno sbandamento molto probabilmente agevolato dalla circostanza che Giorgia Meloni, la quale nella capitale ha un notevole seguito, ha dovuto rinunciare alla candidatura a sindaco in ragione di comprensibili, importanti esigenze familiari, la gravidanza annunciata al Family Day, poco compatibile con una campagna elettorale particolarmente impegnativa.
La rinuncia della Meloni ha agevolato la candidatura Marchini e quella della Pivetti. La prima conferma lo sbandamento presente a destra. “Arfio”, come viene chiamato a Roma l’ingegnere Alfio Marchini, ha sempre navigato sotto le ali protettrici della sinistra romana, anche a trascurare che la sua famiglia è stata negli anni definita dei “palazzinari rossi”, per cui non si comprende questa attenzione di parte del popolo di centrodestra se non per una prima indicazione di Berlusconi, da sempre attratto da figure di carattere imprenditoriale delle quali trascura sistematicamente la fragilità politica e personale, che pure avrebbe dovuto imparare a proprie spese. E forse anche dall’aspetto di “giovin signore” che "Arfio" ha cercato di accreditare.
La figura della Pivetti, spuntata all’improvviso, è quella di una personalità certamente rimarchevole, colta, vicina al mondo cattolico che a Roma conta sempre molto, abile nei dibattiti televisivi, determinata. Ma anch’essa estranea al centrodestra capitolino.
La modesta performance di Guido Bertolaso conferma la sua estraneità al mondo del centrodestra e il non gradimento dei romani per un personaggio la cui efficienza è costata molti milioni di euro ai contribuenti. Considerato che Bertolaso non ha alcuna possibilità di essere eletto, la sua candidatura è evidentemente strumentale, come ho detto in apertura, nell’ottica di un aiuto a Renzi. Uno scambio per cosa? Il vecchio leader è veramente l’alfa e l’omega del Centrodestra, lo ha creato ed è pronto a distruggerlo. La politica non c’entra, è solo una questione di affari.
Troppi galli a cantare a destra ed a sinistra faranno il gioco del Movimento Cinque Stelle, che anche nella fase conclusiva della gestione Marino ha dimostrato molta determinazione, così conquistando molta visibilità.
La frammentazione del voto sottolinea, inoltre, la diversa provenienza ed esperienza politica dei candidati che hanno avuto voti nelle primarie del 27 e 28 febbraio. Infatti non si tratta di personaggi riconducibili a varie anime di un partito politico ma di persone che o non hanno mai militato in partiti, come Bertolaso, o sono lontani anni luce dalla storia delle destra romana, come Marchini e la Pivetti. Questo deve aver preoccupato Salvini perché è indice di una varietà di orientamenti nell’elettorato che può rivelarsi estremamente dannosa al momento del voto, in quanto potrebbe favorire l’astensionismo e, in qualche modo, limitare il numero dei consensi a favore del candidato sindaco. E c’è da chiedersi perché il centrodestra che, secondo ogni sondaggio, a Roma come nel Paese intero, gode di ampi consensi, non riesca ad individuare una personalità politica capace di rappresentare un mondo variegato ma certamente unito da valori determinanti, una personalità che non abbia scheletri negli armadi, che abbia la capacità di esporre con chiarezza e determinazione le idee per le quali chiede il consenso e che sia individuato dall’opinione pubblica di centrodestra come il campione al quale affidare con fiducia le sorti della competizione.
Non c’è dubbio che questo variegato e composito mondo di professionisti, impiegati, artigiani, imprenditori sia stato tenuto lontano dalla politica dai comportamenti di Silvio Berlusconi il quale ha riordinato il centrodestra all’inizio degli anni 90, lo ha portato al governo con una maggioranza come non se ne ricordano altre della storia della Repubblica italiana, ma composta di gente arruolata sulla base di valori non propriamente politici, come la giovane età e la gradevolezza, quasi sempre senza alcuna esperienza politica e professionale e, ciò che è più grave, spesso senza la capacità di farsene una sui banchi di Montecitorio e di Palazzo Madama. Ciò ha impedito al Governo di acquisire quel forte consenso nell’elettorato necessario per avviare le riforme delle quali l’Italia aveva ed ha bisogno. Nel quinquennio 2001 - 2006 quella maggioranza ha perduto più occasioni per essere protagonista di una svolta che il Paese auspicava per uscire da quella morta gora nella quale l’aveva tenuta la sinistra dei Prodi dei D’Alema degli Amato. Quella sinistra che Matteo Renzi si è proposto di rottamare senza però offrire al Paese, al di là di slogan e battute di spirito, una alternativa istituzionale e di governo efficace, come dimostra l’estrema modestia delle decisioni cosiddette riformatrici finora assunte, al di fuori di una visione d’insieme, incapace di far leva sulle risorse disponibili attraverso un’autentica revisione della spesa che non siano tagli indiscriminati e illogici fatti qua e là per recuperare qualche risorsa da distribuire a destra e manca più che altro a scopo elettorale.
In questo contesto di generale confusione dove i leader politici cercano consensi parlando alla pancia dell’elettorato di riferimento, la destra liberale è in condizione di svolgere un ruolo importante perché presente nel Paese a tutti i livelli con personalità di rilevante spessore morale e professionale. Su questo patrimonio naturale i leader del centrodestra devono puntare, evitando le ripicche, le scelte non meditate, soprattutto avendo la capacità di svolgere un’azione di contrasto al governo in carica senza compromessi.
Il Paese ha di fronte un momento difficile sul piano economico dacché i risultati dello zero virgola, registrati dall’ISTAT, ottimisticamente interpretati, non sono sufficienti a realizzare condizioni significative di sviluppo, mentre i venti di guerra che soffiano sull’altra sponda del Mediterraneo fanno temere complicazioni non indifferenti sotto il profilo della sicurezza per il nostro Paese e costi rilevanti in termini umani e finanziari. L’ipotesi di intervenire militarmente in un paese che ben conosciamo, nel quale non è mai esistito uno Stato centrale, essendo retto da un dittatore che con la forza ha condizionato gli interessi e l’azione delle varie tribù, rende difficile la pacificazione della Libia, come dimostra l’impossibilità ad oggi di dar vita ad un governo che sia espressione di una parte significativa delle popolazioni e dei territori. E se è certo che un paese non si pacifica senza truppe di terra è evidente che un conflitto sul territorio, pur condotto con la maggiore prudenza possibile, limitando l’esposizione degli uomini al fuoco avversario con utilizzazione in gran numero di mezzi blindati, aerei ed elicotteri comporterà comunque vittime che gli italiani non sono abituati a metabolizzare, come dimostra l’esperienza delle operazioni di pace che finora hanno comunque comportato morti per ognuno dei quali solo in Italia si fanno funerali di Stato, proprio a dimostrazione del fatto che non siamo un popolo guerriero e che ogni morte determina un grave choc nella popolazione, al di là del naturale dolore di parenti ed amici.
          6 marzo 2016

 

venerdì 11 marzo 2016

IMPRENDITORIA FEMMINILE IN CRESCITA

Dalla Gent.ma Dott.ssa Fiorella Ialongo, riceviamo l'articolo di corredo al Convegno promosso dalla CCIAA di Roma ed incentrato sul tema della crescita dell'imprenditoria femminile. Articolo che volentieri proponiamo anche alla cerchia dei nostri Lettori.
Un Convegno molto interessante, questo: e per il livello dei partecipanti e per la sostanza degli interventi.
Finalmente, un Convegno dove poco o niente è stato adoperato l'orrido termine 'quote' o - peggio -  'quote rosa'; ma dove invece si è parlato di Persone, di Donne, di Imprenditrici, adoperando un linguaggio corretto, sensibile, e intenso.
In una sola parola: costruttivo!
Finalmente!
 
Roma, 11 Marzo 2016                                    Giuseppe Bellantonio 
 
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 Imprenditoria femminile in crescita

Il Comitato per la promozione dell’Imprenditorialità femminile della CCIAA di Roma, presieduto da Alberta Parissi, in occasione della ricorrenza dell’8 marzo ha organizzato un convegno dal titolo: “Ieri, oggi e domani: storie di vita e di impresa”. L’evento si è svolto al Tempio di Adriano ed è stata l’occasione per illustrare una serie di dati elaborati dalla Camera di Commercio di Roma. Dalla loro esposizione sono emerse considerazioni positive in riferimento alle imprese femminili nel periodo 2014 - 15. Esse, infatti, sono state in crescita a Roma, nel Lazio ed anche a livello nazionale. La Capitale, in particolare, ha confermato il ruolo di traino nella sua provincia, registrando un tasso di crescita che è quasi triplicato dal 2014 al 2015. Inoltre, Roma si è classificata come la prima provincia italiana per numero di imprese femminili. E’ da sottolineare anche il fatto che sono state femminili quasi il 30% delle nuove imprese under 35. Si tratta di un dato incoraggiante nell’attuale fase di crisi economica. Al convegno hanno partecipato esponenti istituzionali, imprenditrici, una folta rappresentanza dell’Istituto Tecnico Statale Commerciale e per il Turismo “Luigi Einaudi” e alcune detenute in regime di semilibertà protagoniste di attività imprenditoriali all’interno del carcere, accompagnate dalla responsabile del Profilo giuridico-pedagogico della Casa Circondariale Femminile di Rebibbia, Cristina Dimitri. Lontano da facile demagogia, è stata l’occasione per raccontare storie di successo di donne che, con coraggio e determinazione, hanno lottato duramente per raggiungere i loro obiettivi. In questo senso è stata particolarmente significativa la testimonianza di alcune detenute in riferimento al loro desiderio di riscatto e di dignità. Da queste tensioni è nato un piccolo laboratorio artigianale a Rebibbia in cui si fabbricano capi di moda, alcuni di essi sono sfilati nel corso del convegno e sono stati molto apprezzati dal pubblico presente.

Fiorella Ialongo
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giovedì 10 marzo 2016

ARTE A TODI

La Direzione Artistica dello Spoleto Meeting ArTodi 2.0 - curata da Paola Biadetti - ci ha fatto pervenire un post del Prof. Luca Filipponi.
Post che con piacere portiamo a  conoscenza dei nostri Lettori!
 
 
The SV is invited March 12, 2016 at 16 at the Palazzo del Vignola Via del Seminario Todi (Pg) at the inauguration of the exhibition #SpoletoMeetingArTodi 2.0 with works by Italian artists of the first order, such as: Craia Silvio, Barrese Franco, Cozzini Vano Marisa, Demegni Giovanna, Gatteschi Lucio, Ghelli Subrizi Lilia, Gulotta Roberta, Iallussi Sevasti, LiGotti Annamaria, Perazzini Maria Elisabetta, Salvestrini Paola,Serafini Elisabetta, Tanzi Giuseppe, Zavoli Massimo

























 

lunedì 7 marzo 2016

FESTA? NON FESTA!

 
SANGUE ITALIANO
CONTINUA AD ESSERE VERSATO!
PRIMA
GIULIO REGENI
E
VALERIA SOLESIN
ORA
FAUSTO PIANO E SALVATORE FAILLA!
 
E DOMANI ?
CHI POTRANNO ESSERE LE VITTIME
- ANCHE INCONSAPEVOLI OLTRE CHE INCOLPEVOLI -
DI QUESTA INTERMINABILE SPIRALE DI ODIO, VIOLENZA E TERRORE?
QUALI SONO LE RESPONSABILITA' POLITICHE E DI CHI?
IL BALLETTO DELLE VERSIONI NON INCANTA GLI ITALIANI
CHE ANCORA RICORDANO I TANTI ITALIANI
MORTI IN TERRA STRANIERA 
SENZA AVERE VERA GIUSTIZIA.
QUALCUNO VUOLE COINVOLGERCI TIRANDOCI PER I CAPELLI
IN UNA MISSIONE MILITARE, OSSIA GUERRA,  
DOVE LE INCOGNITE SONO ENORMI
TENTANDO DI INDORARE LA PILLOLA
CON IL RICONOSCERCI  UN RUOLO DI RESPONSABILITA',
UN RUOLO DI COMANDO,
NELLA FORZA D'INTERVENTO  IN LIBIA
MENTRE
GLI ALTRI GIA' HANNO OCCUPATO CON LORO TRUPPE QUELLE TERRE,
MENTRE ALTRI GIA' OPERANO PER SPARTIRSI RISORSE E AFFARI:
CHE SARANNO MACCHIATI DAL SANGUE DI INNOCENTI
MA QUANTO VALE REALMENTE L'ITALIA?
BASTERA' CHE QUALCUNO METTA SULLE NOSTRE TESTA UN KEPI'
PER POTERCI FAR GONFIARE IL PETTO D'ORGOGLIO?
O PIU' SEMPLICEMENTE STANNO TENTANDO DI COINVOLGERCI PER FARCI DIVENTARE COMPLICI DI UN PROGETTO
D'OCCUPAZIONE SE NON D'INVASIONE E NUOVA SPARTIZIONE?
EPPURE LA MORTE TRA GLI ALTRI DI
ANDREA MILLEVOI, PASQUALE BACCARO E STEFANO PAOLICCHI
- GIOVANISSIMI E FIERI MILITARI ITALIANI, MORTI ANNI FA IN TERRA SOMALA - E DEI 55 CADUTI IN AFGHANISTAN
QUALCOSA DOVREBBE BEN RAMMENTARCI!
E COSA DIRE POI DELLE VICISSITUDINI PASSATE
DAGLI ITALIANI RAPITI E TENUTI PRIGIORNIERI?
PER ULTIMI GINO POLLICARDO E FILIPPO CALCAGNO:
MA ANCHE ALTRI CON LORO, COME PADRE DALL'OGLIO.
TUTTI CHIEDONO GIUSTIZIA:
E NON GIOVERA' CERTO RICORRERE ALLE STESSE ARMI
CHE ANCHE I LORO CARNEFICI HANNO ADOPERATO
 

 E I NOSTRI
MASSIMILIANO LATORRE E SALVATORE GIRONE
ANCORA CHIEDONO GIUSTIZIA,
SENZA PERO' RIUSCIRCI!
- PUR SE CON ACCENTI DIVERSI - ANCORA PATISCONO LA PRIGIONIA
POSSIBILE CHE LA NOSTRA POLITICA, LA NOSTRA DIPLOMAZIA, NON RIESCANO A FAR VALERE
IL NOSTRO ESSERE STATO, LA NOSTRA STATURA DI NAZIONE?
NAZIONE LIBERA, DEMOCRATICA, SOVRANA E INDIPENDENTE.
NAZIONE CHE NELLA PROPRIA COSTITUZIONE
PUR RIPUDIA LA GUERRA!

Ecco, domani una certa Italia - disinvolta e poco attenta, forse - 'festeggerà' ciò che festa non è!
Domani NON è la festa della Donna
bensì si celebra la Donna con le sue
conquiste
di libertà, di diritto allo studio, di diritto al voto, di ascesa alla piena parità...
NON festa, quindi, ma CELEBRAZIONE
PERCHE' SE PROPRIO LA SI VUOL FESTEGGIARE,
LA DONNA - SIA ESSA MAMMA, MOGLIE, SORELLA FIGLIA O COMPAGNA -
VA FESTEGGIATA OGNI GIORNO!
NON FESTEGGEREMO, QUINDI
PERCHE' IL NOSTRO CUORE
E' COLMO DI DOLORE
E IN PREDA ALLA TRISTEZZA
SENTIMENTI CHE SOLO
LA VERITA' E LA GIUSTIZIA
POTRANNO DISSIPARE.
VERITA' E GIUSTIZIA
CHE CHIEDIAMO PER TUTTE LE VITTIME DELL'ODIO E DELLE INGIUSTIZIE