venerdì 28 agosto 2015

FISCO... CHE 'PASSIONE'!

Riceviamo la cortese sollecitazione da parte di un gruppo di Lettori, professionisti del settore, per dare risonanza a tematiche inerenti sì la loro attività, ma in effetti riguardanti tutti i Cittadini.
Volentieri aderiamo alla richiesta, riprendendo un articolo a firma Dr. Antonio Gigliotti e pubblicato su FISCAL-FOCUS Quotidiano.
Buona lettura!

FISCO: FORTE CON I DEBOLI e DEBOLE CON I FORTI
A cura di Antonio Gigliotti
Presidente Nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili

Cari amici e colleghi,

eccoci al rientro dalle ferie, un po’ più abbronzati ma nient’affatto rilassati, anzi sempre più neri non solo per via del sole, quanto anche a causa delle puntuali incongruenze generate da una pessima gestione della cosa pubblica.

Quest’oggi, mettendo per un attimo da parte le promesse di riduzione delle tasse (che tutti ci auspichiamo non siano solo promesse elettorali), in merito all’abolizione dell’Imu e della Tasi per tutti dal prossimo anno, vorrei soffermarmi su gli altrettanto allucinanti dati diffusi nei giorni scorsi dal Centro studi di Unimpresa che dicono molto sull’attenzione che l’Amministrazione Finanziaria presta all’imprenditoria italiana e alle difficoltà di crescita.

I numeri parlano chiaro: i controlli fiscali conoscono una sola direzione! Ahimè, quella delle micro e piccole imprese! Dunque, stando a queste elaborazioni, nel 2014 più del 90% dei controlli dell’Agenzia delle Entrate ha riguardato partite Iva e micro e piccole imprese, laddove solo l’8% le imprese di medie dimensioni e un risicato 1,7% quelle grandi.

Come sapevamo ormai da anni senza averne tangibile certezza, i denti aguzzi di un Fisco cieco e sordo si avventano sui pesci più piccoli, allentando la morsa su quelli più grandi. E pensare che è questo il contesto nel quale il nostro governo vorrebbe promuovere la crescita!!

La scelta a senso unico per la quale le Entrate hanno optato nel corso dell’anno passato non risulta neanche giustificata dai loro stessi riscontri, in quanto su 47 evasori scovati, ben 31 erano grandi gruppi industriali che avrebbero sottratto all’erario quasi 26 milioni di euro ciascuno. Bei numeri! Anzi, andando più nello specifico, sempre alla luce delle originarie elaborazioni prodotte dall’Agenzia, il Centro Studi di Unimpresa ha messo in evidenza che “sono stati individuati 48.936 soggetti che non avrebbero versato nelle casse dello Stato fino a 1.549 euro ciascuno; altri 70.083 soggetti avrebbero sottratto all’erario fino a 25.823 euro ciascuno; altri 44.163 soggetti avrebbero illegalmente trattenuto imposte fino a 185.925 euro ciascuno; altri 13.606 soggetti fino a 5,1 milioni ciascuno; altri 495 soggetti fino a 25,8 milioni ciascuno e 47 soggetti, per lo più grandi industrie (31 su 47), oltre 25,8 milioni ciascuno”.

E sottolineerei ‘per lo più grandi industrie’!!! Non piccole partite Iva che stentano ad arrivare alla fine del mese!!

Io temo – un timore che purtroppo mi porto dietro da anni – che le alte sfere di questo martoriato Paese provino gusto a prenderci per i fondelli! Non v’è altra spiegazione logica! Da nord a sud, da est a ovest, le imprese della micro e piccola filiera arrancano sulla via della ripresa, e loro che fanno? Catapultano su queste esili realtà imprenditoriali valanghe di accertamenti, in proporzione molto più complessi e insistenti rispetto a quelli destinati ai grandi gruppi che poi sono quelli che evadono davvero!!!

Ma si rendono conto che siamo al limite della sopportazione? Come cittadini, come contribuenti e, nel nostro caso, come professionisti, come popolo delle partite Iva sempre vessato e mai tutelato, non ce la facciamo più. Respiriamo a stento!

Qualche anno fa, Romano Battaglia scrisse, con mira fine e puntuale, che troppe sono le voci che “si levano a pontificare nel mondo della politica. Troppi sapienti, arroganti, opportunisti e falsi. Occorrerebbero uomini intelligenti, onesti, chiari nel parlare, difensori delle classi più umili. Alieni da ogni compromesso, capaci di affrontare l'incerto per un ideale”.

Ma dove sono questi uomini capaci?




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Oltre ciò - specie per le parti informative a contenuto storico e/o divulgativo - i Lettori, ovvero quanti comunque interessati alla materia, che possano ritenere ciò utile e opportuno, potranno suggerire delle correzioni e/o far pervenire qualche proposta.  Proposte che saremo lieti di valutare ed elaborare.


 

INCONTRO CON... ROSANNA DELLA VALLE


Incontro con... la Pittrice Rosanna Della Valle

          Abbiamo avuto il piacere di avvicinare la nota Pittrice romana Rosanna Della Valle, alla vigilia della sua vera e propria ‘vetrina artistica’ nel contesto della manifestazione   “Arte in Città” che si terrà a Spoleto tra il 25 ed il 28 Settembre 2015, organizzata e curata dall’infaticabile Prof. Luca Filipponi nell’alveo degli eventi di Spoleto Festival Art 2015.
          Artista eclettica, caratterizzata da un grande dinamismo e da una visione della pittura, dell'arte e della cultura, che le appartiene profondamente, vive con intensità ed impegno la propria vita e quindi anche il proprio impegno artistico; ciò significa, che la Pittrice Della Valle percepisce ad ogni mostra le stesse emozioni della prima volta: intense, colorate, vibranti e oserei dire ‘profumate’ dalla sua intensità percettiva.
          Rosanna non ha bisogno che le sue qualità umane ed artistiche vengano ogni volta ricordate, poiché chi opera nel particolare settore, e quindi gli estimatori, ben la conoscono per averla sempre più apprezzata e considerata nel corso degli anni. 
          Di certo la sua rinnovata presenza a Spoleto - Artista tra gli altri Artisti, Maestra tra i Maestri – non passa inosservata, e chi scrive desidera porvi una particolare, significativa, attenzione.
          Vincitrice di innumerevoli premi, destinataria di altrettanti lusinghieri ed entusiastici riconoscimenti, l'Artista ha partecipato a più e più mostre, tra le quali qui ci piace ricordare: un pannello decorativo in ceramica, alla Biennale Di Venezia; il Premio Caligola presso la Reggia di Caserta; la Sala Espositiva presso la Chiesa della “Scala Santa” in Roma; a Palazzo Valentini,  in Roma; nel Palazzo Odescalchi di Bracciano; presso il Palazzo Comunale di Bracciano;  nella Sala del Bramante, a piazza del Popolo; nella Sala del Comune di Nemi; nella Sala degli Orafi in Spoleto; al  Chiostro di San Nicolò a Spoleto; presso il Comune di Civita Castellana; al Museo Mitreo di Roma; nel   Museo della Fanteria in Roma; presso il Comune di Canterano; nei locali del Comune di Tivoli;  nella Galleria la Pigna presso il Vicariato della S. Sede in Roma; presso il Museo dello Sbarco di Anziome; a Porto San Giorgio…  una citazione a parte merita una delle sue opere, la “Pace”, in mostra permanente presso l'Ambasciata Irakena presso la Santa Sede, in Roma.
          Dopo questo breve – rispetto al complesso delle attività da lei sviluppate nel tempo – profilo di Rosanna Della Valle, è anche il caso di specificare come ella non veda di buon occhio quella tendenza che vede definire “pittori” tutti coloro che, impugnando spatole e pennelli, si cimentano con tele e tavole: spesso si dimentica che, al di là della passione, al di là di quelle doti innate che – comunque, non frequentemente – possono illuminare il percorso di un Artista, c'é tutto un percorso tecnico e di studio che non può essere lasciato in secondo piano, quando non ignorato del tutto.
          Ama spiegare l'Artista che proprio il modus operandi impostato in modo tecnicamente apprezzabile è quello che consente di comunicare con abilità tecnico-espressiva, facendo si che l'opera possa essere non solo apprezzata “a prima vista” ma anche piacevolmente “goduta” mano a mano che, studiandola, se ne recepisca ora questa ora quella caratteristica.
          Queste sottolineature la riconducono alle sue personali esperienze, ai lunghi anni di preparazione e studio, ai soggiorni presso i principali atélier dei grandi Maestri delle Scuole di Napoli e Roma: ma soprattutto ai ricordi che la riconducono a quell'humus fertile artisticamente rappresentato dalla sua Famiglia come pure – dal 1966 - all’insegnamento delle Belle Arti.
          L’eccellente Artista è tra i pochi che possano vantare di avere conosciuto tante personalità del mondo dell’Arte, frequentandone le botteghe ed operandovi: da Leoncillo a Placidi, da Conte a Calò, da Colla a Mongelli, da Uncini… agli altri con cui – a partire dagli anni ’50  fece ‘gruppo’, qualificando la propria espressione artistica e facendola vibrare con la sua impronta e bravura personali sapientemente espresse in alcuni importanti progetti dell’Artista, che è anche inserita nell'elenco dei pittori del Vaticano: pittura parietale in stoffa (Casina degli Industriali, Roma); restauro dei gruppi scultorei del XVIII° secolo dell'altare settecentesco della Chiesa di Paterno (RI); restauro conservativo di diverse tele tra le quali la Via Crucis per la Chiesa di Morena (RM); pittura su tela ad olio nella Chiesa di Sant'Anna in Roma; realizzazione di varie pitture parietali con le tecniche del fresco, tempera, lavabile; la parte grafica del libro “La banda di Acerra”; logo dello “Atlantide Sporting Club” di Ciampino (RM); carri carnevaleschi per il Comune di Ciampino (RM); progettazione e realizzazione dell'altare ligneo con pittura nella Chiesa di Paterno (RI) e realizzazione del Presepe in cartapesta presso l'omonimo Comune, caratterizzato da personaggi a misura reale; restauro di una statua di Sant'Antonio nella piazzetta di Paterno (RI); cover e disegno del libro “La donna d'altri” del compianto giornalista e scrittore Claudio Angelici.
          Oltre al  M° Sandro Trotti, la Della Valle rivedrà a Spoleto  - tra gli altri - il M° Gianpaolo Berto e il M° Ennio Calabria che ben la conoscono e l’apprezzano.         
          Rosanna Della Valle, da valente e poliedrica Artista qual è, ha dato la sua gratuita disponibilità al Presidente dell’Accademia di Alta Cultura – nel cui contesto dal 1° Ottobre guiderà la Sezione Belle Arti – per offrire le proprie capacità nell’adornare una piccola parete del Santuario Francescano di Catona, con un dipinto a tema religioso a tecnica mista di fresco e tempere.
          Attendiamo la prossima opera, Rosanna! 

                                                                          Giuseppe Bellantonio
                                                                    freelance e scrittore, esteta letterario e artistico


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giovedì 27 agosto 2015

MARCELLO PROIETTI IN MOSTRA


          Le brave Artiste russe, nonchè capaci organizzatrici di eventi artistici, Alina ed Olga Okuneva con la loro Associazione Internazionale d’Arte hanno preparato e sviluppato un importante evento in Spoleto, nel contesto della 58ma edizione dello Spoleto Festival dei Due Mondi.  L’evento in questione - dal significativo titolo ‘Scintille d’Arte’ - era incentrato sulle opere dell’Artista Marcello Proietti, la cui ‘personale’ è stata ospite della Galleria  ‘Spoleto Arte’ dal 26 Giugno al 15 Luglio 2015.  Il pubblico è accorso numeroso, premiando così gli organizzatori ma – soprattutto – gratificando in modo significativo l’Artista Proietti cui è andato il vivo apprezzamento anche della critica.
           A tale proposito, il Prof. Dr. Simone Fagioli – celebrato Critico e Storico dell’Arte, intervenuto alla ‘personale’ dell’Artista – ha desiderato rilasciare le proprie qualificate considerazioni; espressioni del tutto lusinghiere e premianti per l’opera dell’Artista, che qui riproponiamo integralmente anche ai nostri Lettori: attenti estimatori dell’Arte e della Cultura.

Roma, 14 Agosto 2015                             Giuseppe Bellantonio                

--------------------- inizia ------

L’ IN-FORMAREALISMO MATERICO-CONCETTUALE DI MARCELLO PROIETTI

L’originale e creativo artista spoletino Marcello Proietti ha debuttato, nel contesto della 58° edizione dello Spoleto Festival dei 2 Mondi, con una particolarissima personale dal titolo  “Scintille d’Arte”, organizzata dall’Associazione Internazionale dell’Arte di Spoleto dal 26 Giugno al 15 Luglio 2015, presso la Galleria “SpoletoArte”.

La mostra, curata dal critico e storico Prof. Dr. Simone Fagioli, ha visto la presenza di numerosi pittori, critici d’arte, collezionisti, appassionati esperti ed operatori d’arte contemporanea, invitati per l’evento, riscuotendo, inoltre, un grande successo di pubblico e di critica.

Nell’allestimento della mostra dell’artista Proietti, si è partiti da una considerazione sia teorica che attuale, per la quale l’artista contemporaneo cerca di stupire e di incuriosire lo spettatore, attraverso sperimentalismi più o meno avanguardistici, dissacratori ed ermetici, oppure, con riferimenti di stampo anticonformistico. Egli non pretende (e nemmeno insegue) a tutti i costi, che lo spettatore approvi apoditticamente il suo gusto: in altre parole, viene definitivamente eliminata la “dittatura del gusto”, secondo cui davanti alla maestà e alla bellezza dell’opera d’arte il profano debba tacere fino a quando non è interpellato, e, nel caso contrario, rimanere in silenzio.

La produzione artistica di Marcello Proietti si inserisce a pieno titolo nell’attuale processo storico dell’arte, arte, che, nell’attualità del proprio farsi “opera d’arte”, appare in tutta la sua inattualità ed originalità.

Marcello Proietti nasce a Spoleto il 10 Giugno 1945, dove trascorre tutta la sua vita. Fin da ragazzo, svolge l'attività di artigiano e imprenditore edile. La consuetudine, l’abitudine giornaliera al contatto con i materiali dell’edilizia, lo porta, nel corso del tempo, a sviluppare un nuova modalità artistica, che, in forza di quanto sopra esposto, lo spinge ad un uso intuitivo ed autentico di quei materiali, frequentemente di scarto, per comporre opere d’arte. Tali materiali non sono nient’altro che la propaggine materica dei suoi pensieri e delle sue esperienze di vita quotidiana, che, prima nell’intelletto e successivamente nella realtà, sintetizza nell’espressione artistica. Detto ciò, la contestualizzazione della produzione artistica di Proietti è un’operazione non di semplice soluzione, sembrerebbe quasi un’equazione senza risultato, data l’assoluta originalità, l’incontestabile novità, nonché l’audacia espressiva e la non convenzionalità nell’uso degli oggetti materiali, che contraddistinguono le creazioni artistiche dell’artista spoletino.

Chi scrive intende utilizzare la seguente espressione per mezzo della quale definire tutta l’opera di questo artista: in-formarealismo materico-concettuale.  Tale definizione conchiude esattamente tutto ciò che l’arte di Proietti rappresenta, l’insieme dei significati semantico-comunicativi e materici, che dalle sue opere è possibile cogliere.

 Il fare artistico di Proietti è a metà strada tra l’informale e il nouveau réalisme.

All’interno di questo sperimentalismo artistico, nascono le sculture dell’artista spoletino, che assumono la veste, del tutto originale ed innovativa, di mosaico post-moderno polimaterico bilaterale o bifacciale. Ciononostante, il suo genio creatore non si arresta. L’in-formarealismo materico-concettuale si concretizza anche sotto altre spoglie: nasce la pittoscultura, realizzata attraverso un “collage multi-materico concettuale”.

 

Con queste parole il Prof. Dr. Simone Fagioli, spiega la sua felice scoperta: “L’Arte a volte raggiunge mete e strade incomprensibili. Ho scoperto per caso le opere di Proietti e ne sono rimasto immediatamente affascinato. Ho colto, fin da subito, il suo geniale sperimentalismo creativo, che lo farà presto collocare all’interno del posto che merita nel mondo dell’arte contemporanea.

Le sue opere coinvolgono e stupiscono, sono lampi che colpiscono la mente e il cuore. Sono sicuro che il pubblico e la critica saranno sorpresi da questo nuovo, originalissimo ed inedito modo di fare arte”.

                                                                                               Prof. Dr. Simone  Fagioli

                                                                                               critico e storico dell’Arte
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UN GRAFFIO DI ANTONIO MENDOZA


     Gli Autori dell’importante sito ‘IDEAS DE BABEL’ in Venezuela, hanno recentemente pubblicato – per i propri Lettori in Italia e nel Mondo – una serie di articoli molto interessanti, che Vi invitiamo cordialmente a leggere.                                                                                                                
      Tra questi, si nota l’intervento dell’eclettico Artista e Libero Pensatore Prof. Antonio Mendoza Wolske, che – con accenti accorati ma anche volutamente graffianti – ha inteso sottolineare ed evidenziare, con tratto poetico e all’attenzione di un Pubblico cosmopolita, talune sue considerazioni su quella ‘Questione Grecia’ che è lungi dall’essere risolta.

      Vi proponiamo il testo, oltre che in lingua Italiana, anche in lingua hispanica.   Buona lettura!

Roma, 27 Agosto 2015                   Giuseppe Bellantonio                             

-----inizia ----

 

Hola amigas y amigos en Venezuela y el mundo.

Los invitamos a leer los textos más reciente de www.ideasdebabel.com.

1.     Hacia otro país CON OTROS VALORES Y OTRA ECONOMÍA, por Arnaldo Esté 
2.     Desde allá LOS RETOS DE LORENZO VIGAS, por Alfonso Molina
3.     Edición bilingüe ANTICO CAFFE’ GRECIA, por Antonio Mendoza Wolske
4.     Litoral Central REVERÓN EN LA POESÍA DE JUAN LUIS LANDAETA, por Anna Francesca Barletta
5.     Cierra el Café Comercial ENCENDIDA LOA A LOS BARES, por Rosa Montero
6.     Reflexiones necesarias SOBRE COPEI Y EL PRAGMATISMO, por Eduardo Fernández (y Marcos Villasmil)
7.     Tiburón A 40 AÑOS DE SU IMPACTO, por Pablo Gamba
8.     III Cena de la Cordialidad Margarita Gastronómica COCINA DE RÍO Y MAR, por Fernando Escorcia
9.     La muerte de Daniel Rabinovich LES LUTHIERS DE LUTO, por Alex Grijelmo
10.  Luis Legz ENTRE CALIGRAFÍAS, TIPOGRAFÍAS Y LETTERING, por Pablo Galindo Ramos y Santiago Zapata
11.  El feo ¡SIEMPRE GANARÁ EL CIELO!, por Carlos E. Herrera
12.  XV Concurso Anual Transgenérico CREACIÓN SIN FRONTERAS, con información de la Fundación de la Cultura Urbana
13.  Motivos para sentirnos orgullosos de Venezuela ¡PERO DIME ALGO BUENO!, por José Domingo Blanco (Mingo)
14.  El coleccionista LA PASIÓN DEL ENTOMÓLOGO, por Jacobo Penzo
15.  La bohème PUCCINI CON TONO VENEZOLANO EN LA SCALA, por prensa FundaMusical Bolívar
16.  Historias del Oro Negro LA INDUSTRIA PETROLERA VENEZOLANA EN 1960, por Carlos Goedder
17.  Calidad de la educación LA CONTINUIDAD CON LA NATURALEZA, por Arnaldo Esté
18.  Intensamente UNA ANÁLISIS PSICOLÓGICO, por Ana Vico
19.  Alejandro Otero (1921-1990) A 25 AÑOS DE SU PARTIDA, IN MEMORIAM, por José Álvarez-Cornett
20.  Termina una etapa y comienza otra ¿NUEVA DISTOPÍA CUBANA?, por Fernando Mires
21.  Un alerta necesario EL SENTIDO UTILITARIO EN LA POLÍTICA VENEZOLANA, por Pedro Luis Echeverria

El poeta, escritor y músico venezolano Antonio Mendoza Wolske —por años radicado en Roma y habitual colaborador de Ideas de Babel—plantea “ahora que la alharaca de la crisis griega se cierra con la renuncia de Tsipras”, su Antico Caffe’ Grecia, texto poético cargado de emoción y reflexión a la vez. Lo escribió en italiano y él mismo lo tradujo al español. Recientemente recibió su décimo sexto premio de poesía en el Concurso Literario de San Pietro Vernòtico, en Brindisi.
“Où que me porte mon voyage, la Grèce me blesse”
Yorgos Seferis

La voz trágica y oscura profiere en refinado francés
autorizadas palabras de Premio Nobel griego.
Al sintetizador, como si fuese un órgano,
la nenia/liturgia del Viernes Santo.
Un vinilo del ’73
—Melina, Vangelis, Seferis—
non cuenta de una tierra cadáver,
un sic transit gloria que aún
pasados 2.500 años
invoca hambriento Agamenón
con tal de chulearse un helado.
El todo es desgarrador.
Y repugnante.
Como ciertos localillos de postalita Alinari
caducados siglos ha
y abandonados hasta por los fantasmas
que gracias a los ecos de un pasado de gloria
ya pasado
le clavan a los turistas 50 €uros por un café
y sirven de guarida
a murciélagos disfrazados de poetas
en busca de subsidios estatales.
Patética ex-Grecia, Atenas de cemento
hórrida carroña coronada por los restos mortales de la Acrópolis,
decrépita Bertini que recibe un drink gratis
como parte del mobiliario del Grand Hotel.
Reliquia de otras eras, barca que se hunde
Agonía,  Seferis dixit—
estás en Europa como los inmigrantes clandestinos:
para que te mantengan.
Deja de lamentarte y ponte a trabajar,
que no se vive de filología.
NOTA: La extraordinaria poesía de Yorgos Seferis recitada por Melina Mercouri y acompañada por Vangelis —que sirve de punto de partida de este texto— la pueden encontrar en ese pozo de maravillas que es Youtube.

              El texto original

La voce tragica e rauca proferisce in raffinato francese
parole autorevolissime da Premio Nobel greco.
Sul sintetizzatore, come se fosse un organo,
la nenia/liturgia del Venerdì Santo.
Un vinile del ’73
—Melina, Vangelis, Seferis—
racconta una terra cadavere,
un sic transit gloria che ancora
dopo 2.500 anni
invoca ingordo Agamennone
pur di scroccare un gelato.
Il tutto è straziante.
E ripugnante.
Come certi localetti da cartolina Alinari
scaduti già da secoli
e abbandonati pure dai fantasmi
che tramite gli echi di un passato di gloria
già passato
ficcano ai turisti 40 €uro per un caffè
e servono di covo
a pipistrelli travestiti da poeti
in cerca di aiuti statali.
Patetica ex-Grecia, Atene di cemento
brutta carcassa incoronata dalla salma dell’Acropoli,
decrepita Bertini che riceve un drink gratis
come parte del mobilio del Grand Hotel.
Reperto di altra era, battello che affonda
—Agonia, Seferis dixit—
sei in Europa come i clandestini gommonisti:
per farti mantenere.
Smetti di lagnarti e dati da fare,
che non si campa da filologia.

-----finisce----


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