lunedì 29 giugno 2015

GREXIT ?

          Ma come! 
         Fino a ieri, tutte le cancellerie di quell'Europa comunitaria che di fatto è sottoposta al tallone tedesco, si esibivano in gesti di sufficienza nel trattare del pericolo che la Grecia - Stato membro della UE - potesse non trovarsi in condizione di rimborsare la rata dovuta per uno dei prestiti concessile decidendo anche di non accettare il frustrante piano di riforme suggerito/imposto, come pure facevano spocchiosamente spallucce di sufficienza (del tipo "e chi se ne importa?") all'ipotesi che la Grecia potesse - per decisione autonoma o de facto - porsi al di fuori del sistema Euro, riprendendo la propria sovranità e tornando alla Dracma. 
          Da più parti si sbandieravano "piani B" già pronti e utili ad ammortizzare ogni possibile contraccolpo ad una ipotesi ritenuta comunque 'improbabile', e se proprio fosse successo il 'fattaccio' tutto era pronto per fare a meno dei 'cattivi', senza patire alcunché.  
          Nostri altolocati soggetti, serissimi, rassicuravano che non esistessero problemi, tantomeno pericoli di 'contagio' da una possibile insolvenza (o default) da parte Greca
          Ora...
           ... ora, a sentire le dichiarazioni più che allarmate di questi 'saggissimi' a poche ore dallo scadere di ogni termine utile concesso alla Grecia, sembrerebbe che questi "piani B" potessero essere solo dei ballon-d'essai (ma non credo per la Germania e per la Francia, forse più preparate a gestire i momenti di flessione del trend di crescita alemanno), o - se volessimo essere quasi irriverenti - il "lato B del piano A". 
          ... ora, anche in presenza dei risultati negativi delle Borse (frutto dello scatenarsi di una speculazione prontissima a trarre vantaggio da ogni circostanza, incurante degli umani destini) - altra schiera di 'piagnoni' (a comando?), dà la stura alle lamentazioni: per criminalizzare i greci incoscienti, per paventare il crollo dell'economia dell'area Euro, per prevedere il crollo della moneta unica europea, e quant'altro...   Domani, chissà, ci sarà qualcuno che forse ci dirà che la colpa è della Russia, o di una qualche altra trama complottista.
            Non ci sarà nessuno che dirà che la colpa è da attribuire in buona parte alla protervia, all'egoismo, con cui è stata gestita in questi ultimi anni l'Unione Europea: vantaggi per pochi a scapito di molti, ricchezza per pochi povertà per molti, produttività per pochi crollo per gli altri, shopping di aziende e terre per pochi fallimenti e svendite miserevoli per molti, grasse e poco scrupolose rendite per pochi mentre altri morivano di fame o suicidi perché oberati di debiti o perché incapaci di sfamare i propri figli.
             Ecco, questo deve pesare su chi fino ad oggi ha governato in Europa  e su chi ne abbia, in qualsivoglia modo, sostenuto il disegno.
             ... ora le diplomazie tentano di riprendere il ruolo che la politica schiava dell'economia e delle banche ha loro tolto: incontri frenetici, telefonate, colloqui, si intersecano da un lato all'altro del Mondo, per tentare il possibile ma - più che altro - l'impossibile.
             ... ora ci sarà forse qualcuno che proverà con la Grecia la stessa operazione fatta con le banche: non farle fallire, a scapito degli interessi dei loro correntisti ed a dispetto delle incapacità ovvero dei favoritismi gestionali: raramente puniti.
             Domani, forse, ci sarà chi offrirà alla Grecia soluzioni 'ricche' e 'vantaggiose', ricordando con voce stentorea che questa Nazione è pur sempre un Paese del ricco e (in)fallibile Occidente, del fronte militare avanzato occidentale per la difesa nord-atlantica.    Forse anche solo per dimostrare che non solo si fanno errori, ma che - volendo - si riesce ancora a far delle cose buone.
             Ma, in ogni caso, il 'giocattolo' europeo, la 'meravigliosa macchina da guerra' oggi targata Germania (e un po' Francia, che non voleva perdere contatto con la capofila) è inceppata e sarà difficile che possa riprendere 'come se niente fosse'.
             Anche perché, a parità di avvenimenti e di azioni, il caso Grecia sarà solo il primo di altri simili.    E cadranno anche le teste di molti sapientoni e sapientini.
             Quanto avevano visto lungo, lunghissimo, i governanti di Londra, nel non aderire alla moneta unica!!!
             Saprà la nostra classe politica, tuttora rappresentata da non-eletti e quindi da soggetti politicamente lontani dalla volontà popolare, reagire in modo intelligente a favore degli interessi, della sovranità e dell'integrità nazionale?
             Sono in molti a chiederselo, ed anche a sperare che ci possa essere un sussulto di dignità, di onestà intellettuale ancorché materiale, che ridia a tutto il Popolo Italiano l'orgoglio di poter rialzare la testa, di poter confidare nel lavoro e in una ritrovata qualità della vita.
             Altri, invece, temono più di ieri: temono che con una delle solite manovrette, tipo quella che autorizza a fare il formaggio... senza latte, l'Europa dei ricchi burocrati di Bruxelles spalmi la cambiale impagata  greca su tutti gli altri Paesi, specie su quelli più deboli che - per pochezza di energie o di coraggio - sono più propensi a dire dei frettolosi 'sì' piuttosto che dei motivati 'no'.   
              E questo potrebbe significare un'ulteriore perdita di sovranità nazionale e altre tasse.
 
Roma, 29 Giugno 2015                                                    Giuseppe Bellantonio



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Nel caso in cui in questo blog siano inseriti testi o immagini tratti dal web, ciò avviene considerandoli di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione fosse tutelata da possibili quanto eventuali diritti d'autore, gli interessati sono pregati di comunicarlo via e-mail ai recapiti di posta elettronica giuseppebellantonio@infinito.it  e/o bellantoniogius@gmail.com al fine di procedere alla opportune rettifiche previa verifica della richiesta stessa.
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Oltre ciò - specie per le parti informative a contenuto storico e/o divulgativo - i Lettori, ovvero quanti comunque interessati alla materia, che possano ritenere ciò utile e opportuno, potranno suggerire delle correzioni e/o far pervenire qualche proposta.  Proposte che saremo lieti di valutare ed elaborare.
 
 
              

domenica 28 giugno 2015

INTOLLERANZA E VIOLENZA A ROMA

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato-Stampa di seguito riprodotto, con ciò associandoci all'indignazione di quanti colpiti dall'ignoranza e dall'arroganza, nonché dall'intolleranza  esercitata con il metodo della violenza.

CON CORTESE RICHIESTA AFFINCHE' LA NOTIZIA VENGA DIVULGATA

Questa sera (14/6/2015), alle 22 circa, è stato gettato un ordigno incendiario dentro la sede del Comitato Provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

Gli ignoti autori del gesto d’odio, hanno tagliato la rete di protezione di una delle finestre del seminterrato dove ha sede il locale, situato alla base di un palazzo nel cuore del Villaggio Giuliano - Dalmata di Roma.

L’acre odore dell’incendio che minacciava di propagarsi dal bagno - dove erano custodite pile di libri - verso gli altri vani, è stato prontamente rilevato e denunciato ai Vigili del Fuoco da una persona amica che risiede nel quartiere ed è di famiglia istriana, come quasi tutti in quella zona.

Il pronto intervento dei pompieri e della Polizia ha evitato drammi peggiori.

Resta, comunque, il dato politico: sono passati 70 anni ma diamo ancora fastidio. E diamo fastidio ancor di più se il concetto di ‘memoria condivisa’ prende piede nella nostra società, cosi come se prende piede un disegno di ‘prospettiva’ per un popolo decisamente vivo ed una storia tutt’altro che morta.

Non solo la solidarietà, ma, ancor di più, il nostro affetto, va a Donatella Schurzel, Presidente del Comitato Provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, amica d’infanzia, così come va agli amici delle altre associazioni ospiti del medesimo locale: l’Associazione di Quartiere Gentes, l’Associazione Triestini e Goriziani in Roma, l’Associazione Dalmata di Storia Patria, l’Istituto Giuliano di Storia, Cultura e Documentazione.


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sabato 27 giugno 2015

IO SONO GRECO

Le notizie - troppe delle quali 'filtrate' oltre che sapientemente redatte - che giungono dalla Grecia, danno per prima cosa una immagine: la dignità ma anche la ribellione di un Popolo allo strangolamento finanziario ed economico che, lentamente, sta uccidendo questa nobile Nazione.
L'orgoglio con cui si lotta per la salvezza comune, dovrebbe rappresentare uin esempio oltre che un forte monito.
Un Popolo che lotta per non perdere la propria residua sovranità, che si oppone alla sopraffazione di quella barbarie contemporanea che si chiama 'speculazione': quella che non esita a nutrirsi delle peggiori miserie del mondo, del traffico di armi e di uomini, che parla di pace mentre vende armamenti, che commercializza il petrolio mischiato al sangue degli innocenti, che distrugge le famiglie per imporre nuovi modelli sociali...  
Una lotta che dovrebbe essere comune a tutta l'Europa, specie a quelle Nazioni che fino ad oggi non sono state risparmiate né dalla speculazioni più becera e forsennata né dallo schiacciamento di quegli Stati forti che hanno steso l'ombra di una falsa ala protettrice per dissimulare un predominio economico, politico e finanziario dal passo pesante.
Altrove si combattono con armi e munizioni guerre assurde e feroci, persino anti-storiche, dove le colpe di un certo Occidente non sono inferiori a quelle dei pazzi  sanguinari (o sono abili calcolatori? O sono solo strumenti, manodopera di un diverso e perverso gioco?).  Dalle Colonne d'Ercole alla Tunisia, alla Libia, all'Egitto, al Sudan, all'Iraq, alla Siria... Ora l'Europa, una vecchia e malferma Europa, è circondata da guerre e povertà: che, quasi in una nemesi, tendono a risalire... creando pressioni... soffocanti salti indietro nel tempo... nuove povertà... perdita di identità secolari...
Un fronte comune - scoprono in molti, ora - contro il terrore... Già!
Ma non un fronte comune contro le povertà umane!
Sanzioni contro la Russia... emettendo gemiti di sorpresa quando la Russia replica con delle contro-misure... Ignorando quanto possa essere prezioso quell'aiuto proprio contro il terrore.
Se a tutto ciò aggiungiamo la pericolosa nebulosa che circonda i segretissimi accordi in corso tra pochi gerarchi europei (in nome di tutta l'Europa comunitaria, però: che poi impegneranno...) e gli USA, per i nuovi accordi commerciali.
Che poco terranno conto delle difficoltà della maggior parte dell'Europa: Italia in testa, già economicamente mortificata dalle mancate esportazioni in Russia, a causa dell'embargo delle merci.
l'America, gli States: il simbolo dell'Occidente più evoluto... quanti errori hanno compiuto in politica estera!... che eredità sta lasciando Obama al suo successore? Dire pesante, è dir poco!
Vecchi, antichi e desueti modi di fare politica... assai simili a quelli che segnarono il fallimento delle diplomazie poco prima della deflagrazione tremenda della Prima Guerra Mondiale... un sistema troppo intento a premiare i trasversalismi, facendone una sorta di nuovi modelli sociali e civili-
Sembra che la storia si ripeta, come peraltro accade frequentemente, ciclicamente: la colpa non è mai di chi governa, ma - tirando in ballo qualche teoria del complotto, bell'e pronta in fondo a qualche cassetto - è sempre di qualcun altro... dei massoni... degli ebrei... dei mercati e dei mercanti...
Certa gente non impara mai: men che meno quei politici che nascondono i 'soliti' politici e la 'solita' politica sotto abiti nuovi e modi nuovi di apparire - e mentire - mutuati dalle tecniche di comunicazione e di marketing.
Ma non impara anche chi vota o nomina i politici...
Viva la Grecia, quindi!
Viva i Greci che resistono con orgoglio al bombardamento dei ricatti!
Viva i Greci che palesano apertamente l'insopportabile e schiacciante pressione che, in nome del mantenimento delle ricchezze altrui, pretende l'altrui povertà e persino l'austerità nella povertà!
Se c'è qualcuno che ha tradito lo spirito con cui i Padri Fondatori dell'Europa posero delle entusiasmanti premesse, non è certo la Grecia, o l'Italia o la Spagna o il Portogallo...
Pensate a quanti economisti plauderebbero l'uscita dall'Euro e la ripresa della piena sovranità delle Nazioni... Proprio adesso che, con tenace caparbia, all'ordine del giorno di Bruxelles c'è proprio un altro tentativo di farne perdere dell'altra ai vari Stati.
Ci pensate quanto si risparmierebbe solo non mantenendo più la macchina-da-guerra costituita dalle centinaia e centinaia di burocrati, funzionari, impiegati e  politici che gravitano in quel grande coacervo chiamato Unione Europea?
Che bel risparmio: risorse preziose in questi anni tragici, miliardi e miliardi di Euro che anziché finanziare scartoffie e nodi scorsoi finanziari ed economici, potrebbero finanziare la crescita o la ricrescita.
Eh sì! ... Perché senza mezzi finanziari 'reali' (inclusa la stampa di banconote) l'economia non si mette veramente in moto, e se non si mette in moto niente assunzioni, niente lavoro.
E quindi ancora povertà e fame.
Ancelle elette della 'speculazione'!
Viva la Grecia, quindi! La Grecia del coraggio estremo!
Viva quei Popoli che risveglieranno il proprio orgoglio nazionale, lottando contro la tirannia dei burocrati!
Viva quei Popoli che getteranno alle ortiche quei politicanti che somministrano loro bugie su bugie!
Tutto questo, se accadesse, sì che darebbe il via ad un profondo rinnovamento !!!
Lo stesso che pretendiamo noi Italiani, continuamente presi in giro da un pugno di politici inossidabili e fortemente legati a chi sta alimentando quel disastro che è sotto gli occhi, i sensi di tutti: città ridotte a latrine e letamai, invase da u na massa incontrollata e - apparentemente - incontrollabile, che assorbe le residue risorse di cui disponiamo.
Risorse sottratte a chi ha lavorato tutta una vita e pagato le tasse, a chi ambisce ad un lavoro e ad una vita dignitosi.
Quando qualcuno - e, ovviamente, non intendo toccare quelle Autorità religiose, che altro non fanno se non adottare i propri precetti - si gonfia il petto con parole quali 'solidarietà' e 'accoglienza', facendo leva sulla comune generosità delle nostre genti, dovrebbe vergognarsi: in realtà, così come stiamo facendo, stiamo aiutando i mercanti di uomini, gli schiavisti, i trafficanti di carne umana e di quant'altro: basti pensare a quella enorme massa di minori non accompagnati che sbarca sulle nostre coste.
Aiutiamo sì questa gente, ma nei Paesi dove ha le proprie radici: diversamente continueremo ad essere complici di questo scempio; uno scempio dove carnefici e vittime finiscono per avere lo stesso volto.
Immigrazione clandestina, non 'migranti' come recita il neo-termine (ricordate il cambio di termine, con cui gli 'operatori ecologici' sostituivano i 'netturbini'?): gli uccelli migrano, andando e tornando da un luogo all'altro, questa gente purtroppo è destinata a non tornare mai più nelle terre dove pochissimo avevano e niente lasciano.
Abbiamo invece un obbligo preminente: il dovere di aiutare concretamente i nostri connazionali che annaspano nelle difficoltà, schiacciati dalle banche e dalla miopia di chi - complessivamente - ci governa.
Le fredde statistiche indicano che più di 500 sono i suicidi tra gli imprenditori ed artigiani giunti allo stremo psicofisico...
... più di 501, con l'imprenditore Egidio Maschio... che, purtroppo, non sarà l'ultimo... grazie banche, grazie istituzioni: grazie a tutti e soprattutto grazie a quei miopi accecati da antichi rancori, da ideologie becere e consunte, dal sogno di dominare a lungo o per sempre questa fiacca Italia.
Ed io continuerò a sentirmi Greco!
Vicino ai nostri Fratelli Greci, schiacciati da questa arrogante Europa delle carte e delle percentuali, senza anima, ma che combattono con dignità e con quella stessa fierezza che Omero, tra gli altri,  ci ha così ben descritto. 
 
27 Giugno 2015                                                      Giuseppe Bellantonio
 


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sabato 13 giugno 2015

I RAGAZZI DELLA PIAZZA

Segnaliamo volentieri ai nostri Gentili Lettori un delizioso e scorrevole libro della scrittrice siciliana Maribella Piana, dal titolo 'I RAGAZZI DELLA PIAZZA'.
Edito per i tipi della Casa Editrice Bompiani - collana 'Novità' Grandi Tascabili 2015 - il libro è stato presentato ieri a Roma, presso la Libreria Koob di Via Poletti, alla presenza di un folto ed interessato pubblico che, con partecipe interesse, ha seguito l'Autrice nella descrizione dell'animus che l'ha ispirata.
L’Autrice  - Maribella Piana, catanese, già insegnante di lettere classiche - terminati i suoi impegni di lavoro, si è dedicata alle 'altre' sue passioni: la scrittura e il teatro.
La sua verve artistica non è passata inosservata, tant'è che ha fatto anche qualche incursione in TV:  ad esempio nella serie de “Il commissario Montalbano”, e  ne“ Il capo dei capi”.
Ha partecipato alla trasmissione di RAI 3 “ Masterpiece” e su 5000 aspiranti è stata selezionata per concorrere alla pubblicazione di questa sua opera.
La signora Elisabetta Sgarbi, in Bompiani, ha creduto in lei e nella sua scrittura “sicilianamente” evocativa di profumi e sapori della sua isola, che però non scade mai nel gratuito folklore e nella leziosità dell'oleografia.
Un piccolo accenno alla trama...
... ci conduce ad un gruppo di adolescenti, in una Sicilia ancora Magica e arcaica, divisi fra senso del dovere inculcato da generazioni e necessità di evasione. 
Questi giovani  si troveranno a confrontarsi con le idee rivoluzionarie dei ''figli dei fiori', con la crisi degli anni ’70 del secolo scorso, con l’ondata di violenza ideologica degli anni immediatamente successivi. Un percorso di formazione raccontato da chi ha veramente vissuto quei tempi e ha tratto, da un lungo viaggio introspettivo, la forza di reagire positivamente ad errori e delusioni.
Guardandosi indietro, la protagonista assapora i suoi ricordi "come un grappolo di ciliegie", trovando in essi un vivificante nutrimento alla sua ritrovata identità.
Un invito a leggere questo libro, dunque...
... una lettura che si consuma rapida, nel giro di poche ore; trasportandoci in momenti che fanno parte del vissuto dei più, in un'ottica inusuale quanto intrigante.
Buona lettura, dunque!

Roma, 13 Giugno 2015                                 Giuseppe Bellantonio

martedì 9 giugno 2015

VIVI O MORTI?

Gent.mi Lettori, ottima giornata!
Un lancio della FLIP-Free Lance International Press informa di un Comunicato Stampa diramato dalle Edizioni Efesto e pertinente la recentissima uscita di un libro dello scrittore Roberto Fantini: apprezzato Autore, oltre che Artista sensibile ed eclettico.
Il libro - che qui segnaliamo ai nostri Lettori - ha un titolo ed un sottotitolo già di per sé molto interessanti, intriganti  al punto da rendere impossibile non leggerlo per così  conoscere ed approfondire le argute ed affatto scontate considerazioni dell'Autore.
Un libro che fa riflettere e che ci induce a molti interrogativi.
Ad alcuni potremo rispondere con la nostra intelligenza, per altri ci potranno guidare le norme in vigore, ma per altri ancora ci sentiremo smarriti nel non trovare una risposta certa.
Grazie per la cortese attenzione e buona lettura!
 
Roma, 9 Giugno 2015                                                      Giuseppe Bellantonio
 

COMUNICATO STAMPA

VIVI O MORTI?

Morte cerebrale e trapianto di organi. Certezze vere e false, dubbi e interrogativi

di Roberto Fantini

da maggio in libreria

 

A tutti potrebbe capitare di trovarsi in una struttura ospedaliera, vittime di un grave incidente, e di venir dichiarati “cerebralmente morti” e se "donatori" sottoposti ad espianto di organi, nonostante il cuore continui a battere, i polmoni vadano su e giù gonfiandosi di aria e, magari, rimanga (senza che nessuno possa accorgersene) una qualche forma di consapevolezza.

In "Vivi o morti?" l'autore, Roberto Fantini, si interroga su quali elementi di giudizio di natura scientifica, giuridica, filosofica, ed eventualmente teologica, disponiamo per poter prendere una posizione chiara, convinta e pienamente consapevole sulla morte celebrale.

La nostra società tende a presentarci la morte cerebrale come qualcosa di scientificamente accertato e acquisito, come un dato di fatto universalmente accettato e la “donazione degli organi” come qualcosa di altamente auspicabile, una forma eticamente e civilmente nobilissima di ammirevole altruismo. Ma cosa ne sappiamo veramente?

Il libro nasce dalla convinzione che su queste tematiche manchino gli elementi di base necessari, sia quantitativi che qualitativi, per poter comprendere la complessità della questione sotto tutte le sue numerose sfaccettature, e per poterci, così, costruire un’opinione realmente responsabile e indipendente. Fantini ha perciò raccolto le voci di scienziati, filosofi e scrittori che ritengono che da discutere e dubitare sull'argomento ci sia veramente molto e che sia doveroso infrangere la cappa mediatica che impedisce la benché minima circolazione di opinioni “eterodosse”.

Secondo l'autore ragionare in merito a morte cerebrale, donazione di organi e trapianti, ci obbliga a riflettere, in definitiva, sull’uomo stesso, sulla sua vera natura, sui confini fra vita e morte, sul giusto modo di intendere la dignità della persona e sui diritti della persona stessa.

Titolo: Vivi o morti? Morte cerebrale e trapianto di organi. Certezze vere e false, dubbi e interrogativi

Autore:Fantini Roberto

Prezzo: € 12,00

Pagine: 195

Editore: Libreria Efesto

venerdì 5 giugno 2015

PERSONALE DI ROSANNA DELLA VALLE

Curata da Daniele Taddei, nella splendida cornice del Castello di Candelara, domenica 7 Giugno si terrà il vernissage della Personale della nota Artista romana Rosanna Della Valle.
L'evento, curato con la consueta grande attenzione da Taddei, attirerà certamente notevole affluenza di pubblico, ma soprattutto di estimatori dell'Arte pittorica: campo dove la maestrìa di Rosanna Della Valle potrà essere apprezzata nel suo svilupparsi negli anni.
L'arco di tempo molto ampio - dagli anni sessanta al duemila, come recita la locandina della Mostra - consentirà di apprezzare le sfumature cromatiche di tendenza dei diversi periodi dell'Artista, le espressioni interpretative preferite, la vigorìa ovvero la sensibilità del tratto, la morbidezza della stesura dei colori su tele e tavole.
Una mostra che già si preannuncia essere un evento.
Dal sito eventiesagre.it riprendiamo integralmente il testo del promo, leggendo il quale i nostri Lettori potranno meglio raccordarsi per visitare l'imperdibile mostra.
Complimenti affettuosi, Rosanna Della Valle, e un 'bravo' a Daniele Taddei per l'impegno all'insegna dell'eccellenza.
 
Roma, 5 Giugno 2015                                               Giuseppe Bellantonio
 
 
 
 

Personale di Rosanna Della Valle
Con il tempo: opere dagli Sessanta al Duemila
inaugurazione domenica 7 domenica 2015, alle ore 21.30
da domenica 14 giugno 2015 a domenica 28 giugno 2015
Castello di Candelara (PU)
La Pro Loco di Candelara ha il piacere di invitare la cittadinanza e gli appassionati d'arte all'inaugurazione della mostra "Con il tempo: opere dagli Sessanta al Duemila", opere pittoriche della pittrice romana Rosanna Della Valle. L'inaugurazione avverrà alla presenza dell'artista domenica 7 domenica 2015, alle ore 21.30 presso il giardino dell'ex-chiesa di San Francesco, all'interno del castello di Candelara. L'introduzione critica è a cura Daniele Taddei, che è curatore della mostra insieme a Lorenzo Fattori, curatore della rassegna "CandelarArte".
Rosanna Della Valle nasce a Caserta. Studia all'Istituto Statale d'arte di Napoli. Ha avuto la possibilità di conoscere e frequentare gli studi di grandi maestri: Aldo Calò, Ettore Colla, Michelangelo Conte,Leonardo Leoncillo, Alberto Ziveri, Francesco Placidi.
Della Valle è una artista che esprime la sua creatività in poliedriche forme espressive, anche se le principali sono la pittura, la scultura e la ceramica. Nella pittura ha affrontato molti temi iconografici ma, se dovessimo fare un riassunto, potremmo raggrupparli in opere di ritrattistica, di vedute paesaggistiche ed infine un periodo - che è quello dei primissimi anni Sessanta - di opere informali. Daniele Taddei ha descritto intelligentemente la poetica pittorica di Della Valle: "una profondità intellettuale unica, forme inserite nel " caos" che cercano la loro collocazione". La mostra "Con il tempo: opere dagli Sessanta al Duemila" allestita a Candelara celebra questo mezzo secolo d'attività di Rosanna Della Valle nel mondo dell'arte pittorica, ripercorrendone le tappe principali. L'artista ha voluto dedicare una sezione della sua esposizione al ritratto paesaggistico del piccolo paese marchigiano che ospita la sua mostra. Sarà possibile richiedere visite per singoli o gruppi anche in altri orari contattando il curatore della mostra o la Pro Loco. La presente mostra ha ottenuto il patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Pesaro e Urbino, del Comune di Pesaro e del Consiglio di "Quartiere n. 3 delle colline e dei castelli".
La mostra rimarrà allestita presso la Sala del Capitano di Candelara da domenica 14 giugno 2015 a domenica 28 giugno 2015 con il seguente orario di apertura:
venerdì, sabato e domenica dalle 17 alle 19
venerdì e domenica dalle 21 alle 23.


L'inaugurazione della mostra di Rosanna Della Valle, sarà preceduta alle ore 21.15 dalla proiezione del secondo video del ciclo "CandelarArte caffè" dedicato alla pittrice, ceramista e poetessa pesarese Anna Rosa Basile. Attraverso l'intervista di Lorenzo Fattori ad Anna Rosa cerca di riassumerne la lunga esperienza creativa nel trentesimo anniversario dalla sua prima mostra (1985). Il video naturalmente ripercorre il percorso artistico della Basile anche attraverso le immagini della sua produzione grafica, pittorica e ceramica. Sul sito www.candelara.com potrete trovare il calendario completo delle nostre iniziative!
Lorenzo Fattori
(curatore "CandelarArte")