martedì 11 marzo 2014

ANCORA SULL'8 MARZO E SULLA PARITA' DI GENERE

Gent.mi Lettori,
sulle pagine web di "Un sogno Italiano" è stato pubblicato oggi un interessante articolo - a firma Senator - relativo al recente dibattito sulla parità di genere.
Lo porgo alla Vs. attenzione e, a seguire, qui ospito uno dei commenti al mio articolo sull'8 Marzo: a comprova dell'ampio e variegato sentire circa tale tematica.
--------------------------------------------------------------------

La parità di genere per legge

offende le donne e la politica

di Senator

Nessuno mi ha convinto, e ritengo che nessuno mi convincerà, a ritenere “normale” che in un Paese democratico, nel quale le assemblee elettive sono espressione massima della partecipazione popolare alla gestione del potere, la composizione di questi organi debba essere predeterminata nel numero degli uomini e delle donne secondo quella che viene chiamata la “parità di genere”.

Che i partiti decidano di definire gli spazi dei due sessi nelle liste è questione che ben può essere decisa dalle istanze interne secondo principi ed in relazione a situazioni che i partiti stessi sono in condizione di valutare, anche in relazione al loro elettorato. Infatti il Presidente del Consiglio, che contemporaneamente riveste il ruolo di Segretario del Partito Democratico, di fronte alla bocciatura degli emendamenti per la parità di genere nell’Italicum, si è affrettato a dichiarare che comunque “Nelle liste democratiche l’alternanza sarà assicurata”.

Lì, infatti, è la sede di questa decisione che non potrebbe essere imposta per legge per l’ovvia ma, a quanto pare, trascurata ragione che si tratta di scelta che appartiene all’autonomia della politica. Anche per evitare che, vincolati dall’obbligo, i partiti vadano alla ricerca di donne anche quando in una determinata area territoriale non ve ne siano disposte a candidarsi, con l’effetto, negativo, di reclutare in altri ambienti o di mettere in lista donne tanto per rispettare l’obbligo.

Mi sembra che non si possa dire altro che un obbligo per legge nella composizione delle liste offende le donne e la politica. Soprattutto in un momento storico nel quale molte donne sono impegnate con riconosciuto successo nelle istituzioni rappresentative e di governo, al centro, nelle regioni e negli enti locali.

Le donne rappresentano parte essenziale della società, sono portatrici di esperienze preziose che contribuiscono alle decisioni che vengono prese, sia in fase di definizione delle politiche pubbliche che di gestione. Non hanno bisogno di una norma di tutela imposta ab extra ai partiti.

Molte donne impegnate in politica lo hanno capito. Anche Twitter ha recepito queste valutazioni “politiche” oltre quelle giuridiche delle quali ha dato conto Francesco Paolo Sisto, Presidente della Commissione affari costituzionali e relatore sulla riforma del sistema di voto: “sarebbe una norma con problemi di incostituzionalità evidenti”.

Diranno alcuni che norme del genere di quelle bocciate sono presenti in alcuni ordinamenti esteri. Non sono da imitare.

11 marzo 2014

Carissimo,
bellissimo articolo (nota: quello sull'8 Marzo, pubblicato in pari data su questo stesso blog) che condivido. Problema centrato anche se leggendo i quotidiani sull'argomento sembra che oggi sia una giornata contro il razzismo.
Vorrei, però, sottoporti un'idea che mi gira per la mente da qualche giorno.
Le donne studiano di più, si laureano con voti più alti, nel lavoro s'impegnano molto: qualsiasi siano le ragioni.
Questo ho anche accertato nella mia lunga e quarantennale esperienza d'insegnamento universitario.
Con il passare dei decenni gli uomini si troveranno certamente in una posizione di subalternità.
Per questo motivo sono d'accordo con il dividere tutti i posti di lavoro fifty-fifty. Per noi maschietti rappresenta, anche se meno preparati, un modo per restare aggrappati a quel 50% che potrebbe scendere drasticamente se la scelta dovesse essere qualitativa.
Certo è un'idea un po' provocatoria; vedremo, carpe diem!!!
A presto rivederci!
Guido Ca.
 

A commento della mail di Guido Ca. affermo che la stessa riflessione è scaturita anche in me, e non solo.

Credo proprio che i "maschietti" debbano essere preoccupati: le prospettive SONO rosee.

Ma non per loro.

Circa le qualità tipicamente e capacemente espresse dalle donne, ve ne sono molte declinate proprio quo
tidianamente: con evidenza, costanza, serietà, profondità, intelligenza.

E sicuramente, proprio una presenza femminile più intensa a livello di vertici, potrebbe essere sicuramente di grande utilità per il nostro Paese.

Ricorderanno i Lettori quando invocavo l'avvento al potere di una figura femminile - quella simbolica della "Casalinga di Voghera" - che, alle prese con le quotidiane difficoltà di bilancio delle Famiglia, certamente saprebbe esprimere valutazioni e misure di utile e ampio respiro, dal beneficio immediato nel loro impatto con la realtà della collettività.

Un cordiale saluto e grazie per la cortese attenzione!

G. Bellantonio

           Avviso - Disclaimer 1
          L'autore nonché titolare dei diritti e dei doveri relativi alla gestione di questo blog rende noto a tutti gli effetti di Legge quanto segue:
1) tutti i diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. Ai sensi dell'art. 65 della Legge 22 Aprile 1941 n° 633, è vietata la riproduzione e/o diffusione totale o parziale - sotto qualsivoglia forma - senza che vengano citati il nome dell'autore e/o la fonte ancorché informatica.
2) E' vietato trarre copie e/o fotocopie degli articoli/interventi contenuti nel presente blog - con qualsiasi mezzo e anche parzialmente - anche per utilizzo strettamente personale/riservato.
 
Avviso - Disclaimer 2


Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. I commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla privacy, potranno essere rimossi senza che per ciò vi sia l'esigenza di prendere contatto anche preventivo con gli autori. Nel caso in cui in questo blog siano inseriti testi o immagini tratti dal web, ciò avviene considerandoli di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione fosse tutelata da possibili quanto eventuali diritti d'autore, gli interessati sono pregati di comunicarlo via e-mail al recapito giuseppebellantonio@infinito.it al fine di procedere alla opportune rettifiche previa verifica della richiesta stessa. L'autore del blog non è responsabile della gestione dei siti collegati tramite eventuali link né dei loro contenuti, entrambi suscettibili di variazioni nel tempo.
Oltre ciò - specie per le parti informative a contenuto storico e/o divulgativo - i Lettori, ovvero quanti comunque interessati alla materia, che possano ritenere ciò utile e opportuno, potranno suggerire delle correzioni e/o far pervenire qualche proposta. Proposte che saremo lieti di valutare ed elaborare.     
 
 
 

 
 
 






 
 





 


 

Nessun commento:

Posta un commento