sabato 28 settembre 2013

MA GLI ITALIANI HANNO DEI SOGNI? (parte 3)

 
Ancora ieri sottolineavo il caos che appariva dominante nel contesto della vita politica italiana, con inevitabili quanto rilevanti ripercussioni sulla vita sociale ed economica della Nazione: ivi inclusa la sua valutazione agli occhi degli osservatori internazionali.
 
Si è consumato uno strappo a livello governativo che in molti definiscono una "forzatura", altri un "contro-bluff"  a fronte di un presunto "bluff" altrui, altri ancora un "rilancio" coraggioso e temerario  (per altri, sconsiderato) per costringere la/le possibile/i controparte/i a puntare sul piatto tutto ciò che le/loro "resta". 
 
Credo che parlare di accadimenti improvvisi o imprevisti, non sia il caso.
 
Anche perché non va trascurato che il Premier si era recato preventivamente a conferire con il Capo dello Stato: situazione nel cui contesto certamente sono state esaminati fatti e comportamenti sia su quanto fosse fino ad allora accaduto sia su quanto sarebbe potuto accadere nell'imminente futuro.
 
A ciò si aggiungano le fibrillazioni violente che percorrono i vertici di ogni parte politica, cui contribuiscono le considerazioni/pulsioni/atteggiamenti delle diverse componenti interne.
 
Certamente, la situazione è arrivata ad un punto di svolta: tanto per "vedere" le carte dell'avversario che per mettere a nudo limiti e ambizioni dei purosangue che stanno scaldandosi per una possibile competizione elettorale, soppesando abilmente anche i team di supporter.
 
Ci si avvia quindi verso la conta nell'ambito di ogni contesto, nella consapevolezza che ogni parte è cosciente che questa volta - se elezioni ci dovessero essere - ci si gioca tutto, inclusa la stessa sopravvivenza politica.
 
La sopportazione degli italiani è pari al loro umore e ogni tipo di sopportazione ha i propri limiti, specie nel constatare come la gente sia stanca di essere presa in giro anche attraverso chi - nella "lotta dei comunicati" - ora  viene indicato quale "vittima" ora quale "mandante" o "complice" di efferatezze.
 
Forse qualcuno conta sulla disaffezione montante di un elettorato stremato e disilluso, così che i più organizzati e presenzialisti possano facilmente avere la meglio: ma sarebbe la vittoria di una parte certamente minoritaria e forse poco  rappresentativa dell'elettorato nel suo complesso.
 
Qualcun altro forse conta su una rinnovata presa di coscienza dell'elettorato; stanco e deluso, sì: ma conscio che si possa essere arrivati alla classica "resa dei conti", cui non si può mancare.

Qualcun altro ancora, sostiene che non si può parlare di "crisi" in un contesto dominato dalle crisi, dai tentativi per determinarle, dagli sforzi per domarle.  Così che anche questa, pur se più tempestosa delle altre, potrebbe essere l'ennesima: forse utile a distogliere l'attenzione da possibili o imminenti accadimenti nell'area Euro, tipo la creazione di un'Euro/Unione Europea a due velocità, se non altro.

Altri invece, che dicono di saperla lunga circa le italiche cose, non credono che ci si trovi dinnanzi a situazioni casuali ed a conseguenti pulsioni reattive. Credono che i mesi trascorsi dalle ultime elezioni, lastricati di buoni propositi e percorsi da squassanti saette, siano serviti per "arrotare le armi" preparandosi alla "battaglia finale".  Forse preventivando nuove alleanze all'insegna della trasversalità, forse non negandosi ad assidui (ma anche compromettenti, forse) corteggiamenti.

E a far propendere per questa ultima tesi sono gli strani "silenzi" di quelle componenti politiche che fino a ieri non tralasciavano di far trasparire la loro rabbiosità, la loro contestazione  "a prescindere".   Forse, hanno speso troppe parole, troppi insulti, prima? Chissà. Potrebbe darsi che invece stiano facendo degli sciacqui per avere la voce meglio udibile.

Una cosa è certa: gli italiani non ne possono più di disparità e incompetenze, non ne possono più di tasse, guardano con raccapriccio le casse statali esauste, non capiscono come i politici si permettano di menarli ancora per il naso, sono stanchi - veramente stanchi - di vedere che, in pratica, tranne i tanti cerotti messi qua e là manchi la cura energica ed energizzante.

Soprattutto, gli Italiani sono stanchi di chiacchiere, delle tante chiacchiere, del continuo bombardamento di parole sciolte ed a pacchetti.

E sono anche consapevoli da mesi che il "muro contro muro", piuttosto che non un "governo per l'Italia e gli Italiani", non avrebbe portato a niente di buono: così come le responsabilità che, salomonicamente, vengono attribuite ormai indifferentemente a tutte le parti in causa.

Non si può quindi rinviare il "fare", con pragmatica chiarezza e rapidità: tentare di dare corpo e "senso di fattibilità" a sogni e utopie, è cosa ben diversa.  Poco reale e quindi inconcreta ed effimera.
(fine)

Roma, 28 Settembre                                                          Giuseppe Bellantonio
-----------------------------------------------
Disclaimer 1
L'autore nonché titolare dei diritti e dei doveri relativi alla gestione di questo blog rende noto a tutti gli effetti di Legge quanto segue:
1) tutti i diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. Ai sensi dell'art. 65 della Legge 22 Aprile 1941 n° 633, è vietata la riproduzione e/o diffusione totale o parziale - sotto qualsivoglia forma - senza che vengano citati il nome dell'autore e/o la fonte ancorché informatica.
2) E' vietato trarre copie e/o fotocopie degli articoli/interventi contenuti nel presente blog - con qualsiasi mezzo e anche parzialmente - anche per utilizzo strettamente personale/riservato.
 
Disclaimer 2
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. I commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla privacy, potranno essere rimossi senza che per ciò vi sia l'esigenza di prendere contatto anche preventivo con gli autori. Nel caso in cui in questo blog siano inseriti testi o immagini tratti dal web, ciò avviene considerandoli di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione fosse tutelata da possibili quanto eventuali diritti d'autore, gli interessati sono pregati di comunicarlo via e-mail al recapito giuseppebellantonio@infinito.it al fine di procedere alla opportune rettifiche previa verifica della richiesta stessa. L'autore del blog non è responsabile della gestione dei siti collegati tramite eventuali link né dei loro contenuti, entrambi suscettibili di variazioni nel tempo.
Oltre ciò - specie per le parti informative a contenuto storico e/o divulgativo - i Lettori, ovvero quanti comunque interessati alla materia, che possano ritenere ciò utile e opportuno, potranno suggerire delle correzioni e/o far pervenire qualche proposta. Proposte che saremo lieti di valutare ed elaborare.   

Nessun commento:

Posta un commento